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Chiusa inchiesta per Grillo e Onorato,'traffico influenze'
Milano, 10 marzo 2023 – Il procuratore aggiunto (ora capo della procura di Lodi) Maurizio Romanelli e la pm Cristiana Roveda hanno chiuso le indagini in vista di una richiesta di rinvio a giudizio per il fondatore del Movimento Cinque Stell» Beppe Grillo e Vincenzo Onorato patron del gruppo Moby Lines, accusati di “traffico di influenze“ per una presunta mediazione illecita da parte dell’ex comico, ora politico. In sostenza al centro della inchiesta c’è “l’eventuale aiutino“ (retribuito) di Beppe Grillo per un possibile salvataggio dal fallimento, della Moby spa e del suo armatore Vincenzo Onorato.
Stando alla ricostruzione dei pm, tra il 2018 e il 2019 Grillo, in cambio di soldi, mascherati da pubblicità, avrebbe inoltrato a parlamentari pentastellati le richieste di aiuto dell’armatore in crisi finanziaria. A sostegno dell’accusa ci sono una serie di messaggi inviati da Onorato a Grillo – e girati da quest’ultimo a esponenti politici dei Cinque stelle – con la richiesta di aiutare il gruppo gravato dai debiti (al momento la Moby è in concordato preventivo).
"Questo dobbiamo trattarlo bene” è il tenore dei messaggi, sintetizzato dagli inquirenti, che il garante del Movimento 5S avrebbe indirizzato ai parlamentari più coinvolti nelle questioni legate alle concessioni delle tratte e alle norme sugli sgravi fiscali nel settore del trasporto marittimo. Parole pronunciate per aiutare l’amico con cui, a partire dal marzo 2018, Grillo aveva stretto un accordo di partnership per pubblicizzare la compagnia di navigazione sul suo famoso blog. L’accusa è che dietro il contratto pubblicitario - costato 240mila euro in due anni - l’armatore stesse in realtà comprando l’influenza di Grillo sul M5S per uscire dalla crisi in cui versava il gruppo. La procura ha indagato su un doppio binario: uno fallimentare e l’altro penale su presunti reati tributari. “Vincenzo ho attivato Luigi (Di Maio) e Toninelli vediamo cosa dicono”. È il testo di un altro messaggio via chat inoltrato da Grillo all’armatore Onorato, che compare nell’avviso di conclusione delle indagini della Procura. Il messaggio è del 30 luglio 2019 e la richiesta indirizzata a Toninelli, all’epoca ministro delle Infrastrutture, e a Di Maio, allora ministro delle Sviluppo economico, riguarderebbe «il loro intervento” per sbloccare un pagamento verso il gruppo Moby, da 62 milioni di euro.
"Ho convinto Toninelli ad occuparsi della questione a Bruxelles. A sorete". E' un altro dei messaggi via chat inviati da Beppe Grillo all'armatore del gruppo Moby Vincenzo Onorato. Una richiesta accolta con qualche perplessità, almeno di natura politica, dall’ex ministro Danilo Toninelli. "Eccoci Beppe... ciò che mi chiedi è avviato e fermo in Commissione Europea. Unico mio dubbio è di natura politica. Onorato è amico e finanziatore di Renzi e gestisce Tirrenia che sappiamo come abbia mal operato. Siamo sicuri di volerci muovere per lui per tirarci addosso Msc e Grimaldi?".