MASSIMILIANO MINGOIA
Cronaca

Beppe sceglie la linea dura. L’asse sindaco-Mirabelli taglia fuori l’assessore Pd

Dopo la nomina di Gabrielli nell’ottobre 2023, Sala lancia un altro segnale: riprende le deleghe sulla Polizia locale e accelera su controlli e nuovi agenti.

A sinistra il sindaco Giuseppe Sala 66 anni e il comandante della Polizia Locale Gianluca Mirabelli, 47; a destra l’assessore Marco Granelli 61 anni

A sinistra il sindaco Giuseppe Sala 66 anni e il comandante della Polizia Locale Gianluca Mirabelli, 47; a destra l’assessore Marco Granelli 61 anni

Un sindaco “sceriffo“? L’appellativo è troppo forte, non piace di sicuro a Giuseppe Sala. Eppure ieri mattina, con la nota sul rimpastino di Giunta, il primo cittadino ha voluto lanciare un messaggio forte ai milanesi e ai partiti di centrosinistra e di centrodestra. Già il 2 ottobre 2023, con la nomina come suo delegato per la Sicurezza dell’ex capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli, Sala aveva avvisato tutti che per lui la sicurezza, se già non lo era, diventava una priorità nell’azione amministrativa. L’era Gabrielli ha prodotto un risultato sotto gli occhi di tutti: il cambio del comandante della Polizia locale, da Marco Ciacci a Gianluca Mirabelli. Ma lo scorso 6 febbraio Gabrielli ha deciso di lasciare l’incarico di delegato del sindaco e Sala ieri ha rilanciato e ripreso in prima persona le deleghe alla Sicurezza e alla Polizia locale.

Nella ultime righe della nota di ieri mattina, infatti, si legge che "sono riservate alla diretta competenza del sindaco le funzioni di indirizzo politico in materia di Polizia locale. Le funzioni di indirizzo politico relative alla sicurezza saranno presidiate dal Comitato strategico per la sicurezza e la coesione sociale che sarà presieduto dal sindaco e dalla vicesindaco" Anna Scavuzzo. Il Comitato strategico era nato al momento della nomina dell’ex capo della Polizia come delegato di Sala per la sicurezza e ne facevano parte il sindaco, Gabrielli e gli assessori Marco Granelli (Sicurezza) e Lamberto Bertolè (Welfare).

Già, ma Granelli da ieri non si occupa più né di Sicurezza né di Polizia locale. Quelle deleghe ora sono in capo al sindaco. Uno dei dati politici che salta subito agli occhi leggendo la nota del Comune, infatti, è la frase che dice che "l’assessore Marco Granelli assume il ruolo di assessore alle Opere pubbliche, Cura del territorio, Protezione civile". Una scelta, quella del primo cittadino, che a una prima analisi potrebbe apparire come una mancanza di fiducia di Sala nei confronti di Granelli sulla gestione delle politiche per la sicurezza e della Polizia locale. Uno schiaffo politico, peraltro non l’unico. Anche dopo la nomina di Gabrielli in Comune, qualcuno, a Palazzo Marino, parlò di "commissariamento" di Granelli. Il cambio della guardia di ieri sulla sicurezza, però, è una decisione che probabilmente non ha solo motivazioni strettamente politiche. Va segnalato, infatti, che i rapporti tra Granelli e il nuovo capo dei ghisa Mirabelli non sono mai decollati. Anzi, all’inizio, lo scorso ottobre, tra i due si è registrata più di una tensione, mentre da gennaio le relazioni tra loro si sono “normalizzate“. In pratica, Granelli e Mirabelli si ignoravano. Il comandante della Polizia locale, fin dall’inizio della sua nomina dello scorso ottobre, ha stretto un rapporto diretto con Sala. I due si sentono e si confrontano spesso. Di più. Il sindaco ha voluto anche partecipare a qualche pattuglione serale dei vigili urbani, da Corvetto a piazzale Loreto.

Non è finita. Il fatto che Granelli sia indagato per gli omicidi stradali di due donne, Francesca Veronica D’Incà e Cristina Scozia, nei mesi scorsi ha creato qualche imbarazzo nella Polizia locale, incaricata di notificare la chiusura delle indagini all’assessore a cui il sindaco aveva affidato proprio la delega ai vigili urbani. Anche questo imbarazzo potrebbe essere tra i motivi che ha indotto Sala a riprendersi le deleghe, anche se il vero nodo sembra più politico: il rapporto Sala-Mirabelli ha tagliato fuori Granelli, il quale, però, viene considerato ancora un uomo di fiducia del sindaco, che ieri gli ha assegnato una delega, quella alle Opere pubbliche, sulla quale Sala vorrebbe che Granelli si concentrasse. Perché su quel fronte, per il centrosinistra, sarebbero auspicabili buoni risultati da qui alle elezioni comunali del 2027. In ballo c’è la riconquista di Palazzo Marino. Anche senza Sala come candidato sindaco.