
Berlusconi al San Raffaele Esami e visite dei parenti
Né mano umana né le intemperie hanno fatto in tempo a portar via gli striscioni lasciati dai sostenitori al San Raffaele durante l’ultimo ricovero di Silvio Berlusconi, i 45 giorni che l’86 enne fondatore di Forza Italia ha trascorso in ospedale tra aprile e maggio per superare una polmonite complicata dalla leucemia mielomonocitica cronica di cui soffre da due anni. Così venerdì, tornando dopo appena 21 giorni al reparto Solventi del settore Q del San Raffaele in cui aveva passato più di un mese dopo i primi 12 giorni in terapia intensiva e dal quale era stato dimesso il 19 maggio, Berlusconi ha ritrovato il "Forza Silvio" in rosso dall’altra parte di via Olgettina e quello dei napoletani che avevano vinto lo scudetto, la lunga preghiera della "Pasionaria Noelle" e altri messaggi attaccati alla cancellata dell’ingresso carrabile al piccolo posteggio sul retro del padiglione. Dove fotografi e telecamere anche ieri hanno ripreso l’ingresso in visita della primogenita Marina Berlusconi e del fratello del Cavaliere, Paolo.
Il nuovo ricovero di Berlusconi, secondo quanto specificato dal suo medico personale, il primario di Anestesia Alberto Zangrillo, e dal direttore dell’Oncoematologia del San Raffaele Fabio Ciceri, è dovuto ad "accertamenti programmati in relazione alla nota patologia ematologica (la leucemia, ndr)". Che sono stati anticipati a venerdì, facendo saltare un pranzo in programma ieri con i ministri di Forza Italia ad Arcore, "in base a criteri clinici di normale pratica in medicina" e non correlati "ad alcuna criticità né allarme". L’ospedale ieri ha smentito ufficialmente che il Cav fosse tornato in terapia intensiva, come aveva riferito un’agenzia di stampa, confermando che si trova in un reparto di degenza e che il suo quadro a ieri sera rimaneva privo di criticità. Berlusconi ha trascorso una notte tranquilla, gli accertamenti dovrebbero proseguire per qualche giorno. Secondo indiscrezioni, a indurre i medici ad anticiparli sarebbero stati alcuni valori anomali, in particolare dei globuli bianchi, negli esami del sangue ai quali l’ex premier si sottoponeva regolarmente a Villa San Martino, dov’era sotto controllo medico e proseguiva la chemio leggera per contrastare la leucemia.Giulia Bonezzi