A sinistra, Marta Fascina (34 anni) durante i funerali di Silvio Berlusconi il 14 giugno 2023. A destra, l'immagine postata da Fascina sul suo profilo Instagram per celebrare l'anniversario dell'unione con l'ex premier
Milano – Sono passati due anni da quel 19 marzo 2022, quando a Villa Gernetto di Lesmo (Monza) venne celebrata con una cerimonia privata l’unione tra Silvio Berlusconi, allora 86enne, e Marta Fascina, allora 32enne. Proprio per ricordare quell’evento oggi martedì 19 marzo Fascina ha postato sul suo profilo Instagram la fotografia del festeggiamento del primo anniversario di quell’unione. “Uniti per l’eternità”, dice la dedica dell’ex compagna del Cavaliere, seguito da cuori il simbolo dell’infinito e le loro iniziali. Il post ha ricevuto migliaia di like e centinaia di commenti.
La dedica di San Valentino
Il ricordo dell’ex premier, morto a 88 anni il 12 giugno del 2023, ritorna costantemente sui social di Fascina. Il 14 febbraio, in occasione di San Valentino, aveva postato un’altra fotografia che la ritraeva col Cavaliere circondati da torte e palloncini a forma di cuore: “Oggi – diceva il post che accompagnava quell’immagine – come ogni singolo giorno da quella magnifica prima volta, celebro l’amore. Il nostro amore. Unico ed inenarrabile. La più grande forza propulsiva che muove il mondo e che ha mosso splendidamente, unendole, le nostre vite. Quell’amore che, totalizzando i nostri cuori e superando ogni dimensione terrena, mai potrà svanire proiettato, com’è, verso una incantevole eternità. Oggi e per sempre, auguri a noi, Buon San Valentino amore mio. Ti amo”.
Il lutto non superato
Nel novembre dell’anno scorso, in occasione del ritorno alla Camera (è stata rieletta nel 2022 ed segretaria della Commissione Difesa), spiegò di non essere ancora riuscita a superare il lutto per la morte di Berlusconi. A gennaio, la sua assenza alla festa per i 30 anni di Forza Italia e, a febbraio, dal congresso del partito suscitò qualche malumore nel partito, tanto che qualcuno fece notare le sue troppe assenze in Parlamento e ventilò l’ipotesi di toglierle la diaria in caso di ulteriore assenza.