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Pier Silvio Berlusconi: “Non scendo in politica (per ora). Ecco perché”

La commozione del numero uno di Mediaset ricordando il Cavaliere nel suo intervento per la presentazione dei nuovi palinsesti: “La mancanza che sento è enorme”

Pier Silvio Berlusconi

Cologno Monzese (Milano) – “Papà ti amo” e poi un bacio rivolto al cielo. Così Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha aperto l’appuntamento di Cologno Monzese per la presentazione dei palinsesti tv della rete, la prima dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi. “La mancanza che sento è enorme – ha aggiunto – devo dire la peggiore della vita; man mano che i giorni passano cresce e faccio fatica anche a parlarne. Ma adesso facciamo click e torniamo a lavorare”. 

Non si vende

Nel suo intervento il numero uno di Mediaset ha tenuto innanzitutto a smentire alcune voci sulle possibili “dismissioni” del gruppo che faceva riferimento a suo padre: “Non c'è nessuna ipotesi di vendita di Mfe-Mediaset. In famiglia non ne abbiamo parlato. Mi ha dato fastidio che con la morte di mio padre ci siano state simili ipotesi, ma è normale”. Smentite anche le voci di una trattativa con Urbano Cairo per Mondadori: “Io sono un fan di Urbano Cairo, ho un bellissimo rapporto con lui fin da ragazzino, è bravo, simpatico, capace. Lui ha sempre smentito e non c'è niente ad oggi. Se mai ci fosse, non so, Mondadori con Rcs? Rcs con Mediaset mi sembra un incastro un po’ spericolato visti i valori in ballo: in una fusione ci mangeremmo Rcs. Lui ha parlato di fantatelevisione, io la chiamerei fantaeditoria”. 

Politica 

Il figlio del Cavaliere ha parlato anche di politica: “Io non scendo in politica. La prima questione -ha spiegato - è del tutto personale. Io penso che la politica sia un mestiere serio. E i mestieri si studiano, si imparano nel tempo. Ci vuole esperienza, non si fanno dall’oggi al domani. Non riterrei giusto dire ‘ok, per quello che è successo andiamo’. Il secondo motivo è che, anche ove mai fosse, non credo sia giusto lasciare le cose a metà. Mediaset sta attraversando un momento importantissimo di progetti e sviluppo e dunque ritengo che io debba rimanere qui a fare il mio mestiere. E per finire, il terzo motivo, il più importante, è che anche mai fosse, e così non è, dovessi sentire io un qualche tipo di chiamata, non bisogna dimenticare perché si vuole fare le cose. Per dare un servizio agli italiani? Ad oggi non c'è alcuna emergenza. Quindi non vedo perché". 

Pier Silvio non ha però chiuso definitivamente le porte ad un’esperienza politica: “Qualcosa a livello emotivo, non razionale, si è mosso: ho pensato che il suo rapporto con gli italiani e con l'Italia, fatto di amore e di libertà, è un lascito che deve vivere. Peraltro io ho 54 anni, mio padre ne aveva 58 quando è sceso in politica”, ha aggiunto con un sorriso. “Chi sostituirà mio padre? Nessuno mai”.

Pier Silvio Berlusconi ha poi parlato anche di Giorgia Meloni, con la quale – ha detto il delfino del Cavaliere – “ho un buon rapporto. La conosco da molti anni, è una persona che stimo, giovane e decisa”.