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Suicidio assistito, Guido Bertolaso: la Regione prenderà in considerazione altre richieste

L’assessore al Welfare del Pirellone ha precisato che, al momento, non ci sono però nuovi casi, dopo quello della cinquantenne affetta da sclerosi multipla progressiva che si è tolta la vita qualche giorno fa

L'assessore regionale Guido Bertolaso: sul fine vita, ha detto, il Pirellone ha applicato i dettami della Corte Costituzionale (Archivio)

L'assessore regionale Guido Bertolaso: sul fine vita, ha detto, il Pirellone ha applicato i dettami della Corte Costituzionale (Archivio)

Milano, 17 febbraio 2025 – All’indomani del primo caso di suicidio assistito in Lombardia, il dibattito sul tema continua a essere caldo. L’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso quest’oggi, lunedì 17 febbraio, incalzato dai giornalisti a margine di un evento tenutosi a Palazzo Lombardia, ha affermato che sul fine vite “al momento non abbiamo altre richieste” come Regione, “ma se ce ne saranno, le dobbiamo prendere in considerazione come abbiamo fatto” nel caso della cinquantenne affetta da sclerosi multipla progressiva, che si è tolta la vita dopo trent’anni di sofferenze dovute alla patologia. 

L'assessore ha anche replicato a chi gli chiedeva dell'interrogazione di FdI, specie sul punto della somministrazione del farmaco letale, sottolineando che la prescrizione è stata fatta del medico di fiducia della donna: "Se guardate le indicazioni della Consulta - ha aggiunto - noi le abbiamo seguite alla lettera, quest'ultimo passaggio è appartenuto alla famiglia della persona che aveva preso questa decisione".

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Il (non) precedente

"Ricordo - ha poi proseguito Bertolaso - che un grande direttore generale di questa Regione, Carlo Lucchina, fu condannato a pagare 200mila euro per non aver dato seguito a una decisione adottata proprio in questo ambito (sul caso di Eluana Englaro, ndr). Non credo sia accaduto proprio per questo ma Carlo Lucchina subito dopo ci ha lasciato. Noi non vogliamo mettere nessun funzionario di questa Regione nelle condizioni di subire quello che ha subito il nostro carissimo amico Lucchina".

E "vogliamo mettere tutti nelle condizioni di scegliere nel modo giusto e coerente quelli che sono i dettami della Consulta, anche nel rispetto di quello che dice la propria coscienza. Sono un medico, cattolico osservante e praticante e come me tanti altri colleghi che hanno vissuto questa vicenda. Ma non abbiamo ritenuto opportuno – questa la chiosa di Bertolaso – sottrarci al dovere morale che ci veniva chiesto dalla Consulta".

"Rispetto delle regole”

L’assessore, quindi, nella sostanza conferma la linea manifestata dal governatore Attilio Fontana il quale, nel momento in cui è stata resa nota la notizia, aveva affermato come stella polare per la Regione nella vicenda “il rispetto delle regole”, così come quanto sostenuto da lui stesso, quando aveva parlato di adesione ai “dettami della Corte Costituzuionale”. 

La cinquantenne che si è tolta la vita qualche giorno fa ha atteso per nove mesi e mezzo il via libera per l’acquisto del kit dall’Asst di riferimento.