Milano, 12 dicembre 2024 - Prendete una vecchia edicola di Milano e trasformatela in un luogo capace di raccontare storie di immobilità, abbandono e possibilità perdute. Questo è il cuore di Immobili-aree.it, l’ultima opera di Biancoshock, artista milanese di arte pubblica, come ama definirsi, noto per il suo approccio multidisciplinare e provocatorio. L’installazione, ospitata dall’Edicola Radetzky di viale Gorizia, lato Darsena, ridefinisce il concetto di spazio pubblico attraverso un messaggio ironico e profondamente riflessivo.
Un’agenzia delle occasioni mancate
Biancoshock ha trasformato l’edicola in una filiale di un’agenzia immobiliare molto particolare: qui, invece di offrire case da sogno, gli annunci esposti sulle vetrine raccontano di immobili abbandonati o incompiuti. Si tratta di edifici, pubblici e privati, attentamente selezionati e fotografati dall’artista dopo un’accurata ricognizione nel territorio milanese. Questi scheletri di cemento, sospesi nel tempo e nello spazio, invitano i passanti a riflettere sulla possibilità di recupero o riqualificazione, ponendo interrogativi sul nostro rapporto con il paesaggio urbano e sulle responsabilità collettive verso questi luoghi.
Il titolo stesso dell’opera, Immobili-aree.it, gioca con il significato delle parole: in italiano, “immobiliare” significa real estate, mentre “immobili-aree” richiama l’idea di aree immobilizzate, cristallizzate in un’atmosfera di desolazione e immobilità.
L’Edicola Radetzky: centro d’arte
La scelta dell’Edicola Radetzky non è casuale. Questa piccola architettura in ferro e vetro, con il suo iconico tetto a pagoda, risale ai primi anni del ‘900 e occupa una posizione strategica sulla Darsena di Milano. Originariamente utilizzata per comunicare gli editti del generale Radetzky, la struttura ha vissuto momenti alterni di utilizzo, fino a cadere in stato di abbandono. Nel 2015, grazie al progetto di rinnovamento della zona, l’associazione Progetto Città Ideale ha vinto il bando per la sua gestione, trasformandola in uno spazio dedicato alla ricerca artistica contemporanea. Oggi l’edicola ospita mostre innovative, come questa di Biancoshock, che intrecciano temi legati all’attualità: dalla crisi economica all’ambiente, dalla globalizzazione all’immigrazione.