di Massimiliano Mingoia
Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) in Porta Vittoria, il Comune accelera e annuncia che entro il 2022 partirà il concorso internazionale di progettazione per il tempio culturale che Milano attende dalla fine del secolo scorso.
Il primo progetto per la Beic, infatti, risale al 1999, ai tempi dell’allora sindaco Gabriele Albertini. L’opera, però, non è mai stata realizzata a causa principalmente della carenza dei fondi necessari ed è rimasta nel cassetto. Almeno finora. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) preparato dal Governo Draghi ha inserito il progetto per la maxi-biblioteca milanese tra i 14 interventi strategici meritevoli di finanziamento statale sul fronte della cultura. Per la Beic dovrebbero arrivare 101,5 milioni di euro.
Il condizionale resta d’obbligo, perché le scelte finali dell’esecutivo nazionale sui fondi del Pnrr non sono state ancora ufficializzate. Il sindaco Giuseppe Sala, comunque, crede che sia arrivato il momento giusto per la Beic. Tanto che lunedì sera, al “Post’’ del Tg2, ha indicato la Biblioteca europea di informazione e cultura come la prima grande opera pubblica per la cultura nel futuro di Milano: "La Beic la faremo a Porta Vittoria. Ci vorranno tanti anni, ma è un progetto importante".
In attesa della definitiva fumata bianca sui fondi del Pnrr, il Comune ha nominato la numero uno della Direzione Urbanistica Simona Collarini come responsabile unico del procedimento relativo "all’affidamento del servizio di architettura e ingegneria mediante concorso internazionale di progettazione della Biblioteca europea di informazione e cultura". Dall’assessorato alla Rigenerazione urbanistica guidato da Giancarlo Tancredi fanno sapere che il concorso per la Beic partirà entro il 2022 e lo stesso strumento e la stessa scadenza varranno anche per la progettazione del Polo nell’ex Ansaldo in via Bergognone.
Il concorso internazionale di progettazione è lo strumento che la Giunta Sala sta già utilizzando per il raddoppio del Museo del Novecento nel secondo Arengario e per la realizzazione della Cittadella della Scala nell’area ex Innocenti a Rubattino, periferia est della città.