MARIANNA VAZZANA
Cronaca

"Letture, chiacchiere e creatività". La biblioteca condominiale diventa un rifugio

Nati 9 anni fa, i punti di raccolta libri gestiti dagli abitanti dei condomini oggi sono 23 in tutta Milano. Nel palazzo Aler di via Giovio il ritrovo è al lunedì. Un’anziana: "Ho conosciuto vicini mai incontrati prima"

Incontro con una scrittrice nello spazio della biblioteca dedicato alle attività

Milano - «Che non si finisce mai di imparare non è una frase fatta. Io ho 84 anni – dice Paola Laudato – e imparo moltissimo dai libri. Ora sto leggendo “La sorella bugiarda“, di Janice Steinberg, che ha come protagonista una ottantacinquenne. Ma non è solo la lettura ad appassionarmi e a scaldarmi il cuore: entro qui e trovo compagnia e affetto. Sembra impossibile ma ho incontrato abitanti che nel mio palazzo non avevo mai visto". “Qui“ è la biblioteca condominiale di via Giovio 24, all’ingresso del caseggiato Aler a due passi da corso Vercelli. Una delle 23 (la prossima aprirà a fine mese in via Osti, in pieno centro) sparse per i quartieri della città e curate dai cittadini.

Apripista, quella di via Rembrandt 12 nata 9 anni fa grazie a Roberto Chiapella, scomparso quest’anno, al quale sarà dedicato un evento oggi alle 16 proprio in via Rembrandt. Tutto cominciò con il ritrovamento di libri buttati in un bidone: Chiapella li salvò dalla discarica e pensò di creare un angolo di lettura a disposizione degli abitanti raccogliendo molti altri volumi “orfani“. Un’idea che poi si è estesa in tutta Milano: da via Solari alla Bovisasca, dal quartiere Molise-Calvairate a via Palmanova ma non solo. "Luoghi d’incontro che sono caratterizzati da cordialità, amicizia e amore per i libri", spiega Paola Petrucci, dell’ufficio Innovazione e sviluppo dell’Area Biblioteche del Comune di Milano. "Questi luoghi hanno l’attenzione e il sostegno del nostro Sistema bibliotecario, nell’ottica di promuovere la “città a 15 minuti“, in questo caso presìdi del libro in tutte le zone. C’è una rete tra le biblioteche condominiali e quelle comunali, le librerie, le edicole e le associazioni di quartiere".

Il presidio culturale di via Giovio è gestito dai Custodi sociali del Comune, in questo caso un’Ati con Equa cooperativa, Comunità progetto e Azione solidale, con i volontari del gruppo Masci, gli scout adulti. L’apertura è ogni lunedì. "Ho 77 anni e vivo a San Siro. Vengo qui ad animare la biblioteca. Insieme ad altri 5 volontari sistemo i libri e li catalogo. Ho anche creato una libreria particolare, utilizzando le cassette della frutta raccolte al mercato di viale Papiniano", fa sapere Massimo Di Perna. Chiunque può entrare e prendere il libro che desidera. "E organizziamo diverse attività, per esempio “Un libro, una poesia e un caffè“ in cui si leggono poesie, si beve qualcosa di caldo e si creano oggetti", continua Giovanna Di Sciacca, responsabile del polo. "Sempre di lunedì apriamo pure lo sportello di orientamento". Questa biblioteca è stata tra i luoghi protagonisti di “BookCity“, la festa del libro e della lettura che da 5 giorni anima Milano. In via Giovio ieri è stato presentato “Il tavolino magico - avventure di riciclo fuori dall’ordinario“ di Anita Perin (edizione Sensibili alle foglie). "Una giovane donna chiamata Lucilla – spiega la stessa autrice – in difficoltà dopo il periodo del lockdown scopre la pratica del recupero dalla spazzatura. Mostra la città da un altro punto di vista e fa riflettere sugli sprechi", condividendo l’abbondanza senza lasciare che nulla si perda. Le cose ma soprattutto i rapporti umani. Come nelle biblioteche di quartiere.