di Federico Dedori
La Bicocca a sostegno del diritto allo studio. L’ateneo ha scelto di innalzare la "no tax area" a 23mila euro: un incremento di 3mila rispetto a quanto previsto dal decreto ministeriale di fine giugno del Governo.
Dopo l’attribuzione di una scheda per la connessione a Internet per tutti i circa 34mila studenti, l’erogazione di un voucher di 100 euro per l’acquisto di un computer - e non solo - a tutte le matricole e la garanzia di un sostegno economico agli studenti in condizioni di fragilità economica e fuorisede, il Consiglio di amministrazione dell’ateneo ha scelto di allargare la possibilità dell’esonero a tutti gli studenti in possesso di alcuni requisiti di merito e accesso agli studi e con Isee fino a 23mila euro e previsto un’ulteriore riduzione del contributo per gli studenti con Isee compreso tra i 23 e i 25 mila euro. "Tutto questo senza penalizzare gli altri studenti – specifica Alessandro Santoro, prorettore al Bilancio dell’università Bicocca –. L’iniziativa va a vantaggio di tutti. È un altro tassello dell’azione che il nostro Ateneo ha intrapreso già dal 2016 - e intensificato durante la pandemia - per favorire l’accesso all’università da parte di tutti gli studenti, e in particolare di quelli provenienti dai nuclei familiari a basso reddito. Crediamo nella nostra linea, abbiamo un bilancio sano, una gestione molto attenta e speriamo che da parte del governo la promessa di investire sul diritto allo studio venga perseguita negli anni". La manovra dovrebbe costare all’ateneo circa 500mila euro "che dovremmo riuscire a recuperare con i fondi stabiliti dal decreto emesso dal governo a fine giugno" prevede Santoro.
Ad aprile, il Cda della Statale aveva approvato all’unanimità la nuova riforma della tassazione studentesca. Nell’ateneo di Festa del Perdono la “no tax area” è stata innalzata da 14 a 20mila euro, con riduzione delle tasse per tutti gli studenti con Isee inferiore a 75mila euro, e mantenimento dello sconto per merito per tutti gli studenti indipendentemente dal reddito e l’accorpamento dell’area di tassazione di medicina e chirurgia. La Cattolica invece ha costituito il Fondo Agostino Gemelli per il sostegno agli studenti nell’emergenza sanitaria. Per questo anno accademico anche al Politecnico la “no tax area” è stata alzata a 20mila euro.