di Simona Ballatore
In futuro all’ingresso del quartiere Bicocca ci sarà pure una “Porta”, come i varchi storici - da Porta Romana a Porta Ticinese - che segnalano gli accessi alla città, epoca dopo epoca. "Bicocca sarà il quartiere della cultura. I turisti in arrivo a Milano vorranno visitare il quartiere più bello della città": il sogno e la promessa della rettrice Giovanna Iannantuoni, che ieri non ha posato la prima pietra del progetto che nasce in università e rivoluzionerà l’intero quartiere, ma l’ha tolta: con la depavimentazione delle piazze e l’inaugurazione di un vivaio nel campus, la svolta è green. Una la missione: ridare un’identità nuova al quartiere. L’ateneo ha già cronoprogramma e alleati: Cascina Bollate - il vivaio della casa di Reclusione di Milano-Bollate - “Il Giardinone”, la cooperativa sociale che cura l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate, il Parco Nord e ForestaMi.
Il piano si chiama “6 passi nel verde“: sei i punti sull’agenda (numero destinato ad aumentare). Si parte dall’ex Vivaio Fumagalli, inaugurato ieri mattina sotto la pioggia battente. "Una selva oscura affascinante - sottolinea la direttrice di Cascina Bollate, Susanna Magistretti -, le piante che erano nei vasi hanno colonizzato il terreno, e noi siamo entrati in punta di piedi e non con la motosega, con l’idea di conservare questo pezzo di natura in città". Ottomila metri quadri tra via Cozzi e via De Marchi, un bosco in città che ha già creato il suo ecosistema con il passero “fiorrancino” e gli insetti impollinatori. Intanto si inizia a depavimentare le piazze fra i padiglioni dell’università "che diventeranno più vivibili e non solo di passaggio - annuncia la rettrice -, ci saranno aule all’aperto fondamentali in questo momento storico". Tra i passi nel verde, cento nuovi posti a sedere en plein air, un corso per diffondere il “pollice verde” fra gli studenti e i cittadini perché se la sfida è aumentare il verde in città bisognerà prendersene cura. Il nuovo polmone di Bicocca si connetterà a quello del Parco Nord e potrà creare il "parco delle quattro stagioni", spera Giuseppe Lardieri, presidente del quartiere. E quando i numeri dei contagi scenderanno si sogna anche un “giardino dei semplici“ nel campus del San Gerardo, che racchiuda piante officinali. "Le azioni del progetto 6 passi nel verde - sottolinea il sindaco Giuseppe Sala - raccontano la storia di un impegno reale e concreto per contribuire a rendere più vivibile il campus, il quartiere e la nostra città".