REDAZIONE MILANO

Bilancio 2025: Carmela Rozza critica i fondi ridotti per l'edilizia popolare

Carmela Rozza critica i fondi ridotti per le case popolari nel Bilancio 2025, proponendo emendamenti per aumentare le risorse.

Carmela Rozza, consigliera regionale del Partito Democratico

Carmela Rozza, consigliera regionale del Partito Democratico

"Quale programmazione si può fare con questa miseria di risorse?". A chiederselo è Carmela Rozza, consigliera regionale del Pd. Il riferimento è ai soldi

stanziati nel Bilancio di previsione 2025 della Regione per le case popolari. "All’edilizia popolare, per l’anno in arrivo, è stata destinata la metà delle risorse dell’assestato del 2024 – spiega Rozza –: per l’esattezza 196,5 milioni di euro rispetto ai 378,8 milioni dell’ultimo assestato e ai 285,4 milioni previsti all’inizio dell’anno in corso. Le previsioni per il 2026 e per il 2027, per ora, non sono migliori: c’è poco e niente, 88,6 milioni di euro nel primo caso e poco meno di 41 milioni nel secondo. Questo nonostante siamo in piena emergenza abitativa, con migliaia di famiglie che faticano a trovare o a mantenere un alloggio". Tra gli emendamenti al Bilancio presentati da Rozza ce ne sono alcuni con i quali si chiede alla Giunta regionale di recuperare risorse per le politiche abitative. In particolare 450 milioni di euro in conto capitale da suddividere nel triennio 2025-2027 "per pianificare e programmare interventi di riqualificazione nei quartieri popolari", con un riferimento particolare al Corvetto, quindi 60 milioni di euro per ogni annualità del triennio "da destinare al recupero degli alloggi sfitti, "150 milioni di euro per abbattere le barriere architettoniche", "300 milioni per coprire almeno una parte degli stanziamenti tagliati dal Governo" da suddividere tra fondo sostegno affitti (150 milioni), morosità incolpevole (100 milioni) e il sostegno alle famiglie che faticano a onorare le rate del mutuo (50 milioni).

Quindi l’assegnazione di case popolari o a canone calmierato a chi svolge lavori di pubblica utilità ma non riesce a stare al passo con il mercato immobiliare milanese. Il riferimento è innanzitutto a infermieri e forze dell’ordine, in attesa che, come dichiarato dall’assessore regionale alla Casa, Paolo Franco, si possano aggiungere anche i conducenti dei mezzi pubblici. A proposito degli infermieri e del personale sanitario, Rozza, attraverso gli emendamenti, chiede alla Giunta regionale di "operare nell’ambito del Bilancio regionale" al fine di rendere disponibili 306 appartamenti del patrimonio della sola Agenzia di Tutela della Salute di Milano Città Metropolitana ad oggi senza occupanti. Per l’esattezza si chiede di assegnare gli 80 alloggi vuoti e di ristrutturarne altri 226 ad oggi inagibili per poi metterli a disposizione di chi ne avesse bisogno. "Questi appartamenti dell’ATS si aggiungono ai mille e più della Fondazione Policlinico – sottolinea Rozza – e se li si rendesse disponibili potrebbero essere destinati agli infermieri senza dover ricorrere ad alloggi delle Aler". Infine le richieste relative alle forze dell’ordine: individuare insieme alla Prefettura "uno stabile di nuova costruzione da destinare esclusivamente alle forze dell’ordine e alle loro famiglie" e ottenere dai ministeri dell’Interno e della Difesa "risorse necessarie" sempre per lo stesso scopo, cioè assegnare edifici residenziali "a forze di polizia, vigili del fuoco, forze armate, polizia penitenziaria e polizia locale".

Giambattista Anastasio