MONICA VALERIA AUTUNNO
Cronaca

Bilancio a Gorgonzola. Si punta al commercio

Una previsione di cassa a pareggio di quasi 35 milioni di euro, una parte corrente poggiata su quasi 13 milioni...

La sindaca Ilaria Scaccabarozzi

La sindaca Ilaria Scaccabarozzi

Una previsione di cassa a pareggio di quasi 35 milioni di euro, una parte corrente poggiata su quasi 13 milioni di entrate tributarie, l’impegno rinforzato nei servizi, qualche spostamento strategico fra capitoli, una discussione in aula a puntate, infine l’approvazione, anche a Gorgonzola, per il bilancio del 2025. Presentazione sacrificata a fine anno dal dibattito fiume sulle onorificenze al famedio, l’approvazione finale è stata preceduta da confronto consiliare e dalla discussione, a tratti animata, su alcuni emendamenti. Due, respinti, della minoranza, che aveva proposto uno storno fra capitoli (e un prelievo dalla voce entrate per violazione al codice della strada) per sostenere economicamente le attività dell’oratorio estivo e quelle del cinema teatro Argentia. Uno, approvato, della stessa maggioranza, che ha stabilito in zona Cesarini un passaggio di fondi significativo, circa 25mila euro, dal capitolo cultura a quello commercio. Solo pochi mesi fa, è stato spiegato, è stato riconosciuto il primo Distretto urbano del commercio gorgonzolese, il Gorgo District: e il budget sul fronte delle politiche commerciali sarà, probabilmente, uno dei parametri per le assegnazioni di fondi in vista dei prossimi bandi regionali. Qualche altro numero. Il Comune spenderà circa 850 mila euro per le politiche sulla sicurezza, quasi tre milioni di euro per l’istruzione e il diritto allo studio, lo stesso per la cultura, 400mila euro per le politiche giovanili, oltre 7 milioni per politiche sociali e di sostegno alla famiglia. Nel capitolo investimenti proseguimenti di opere e nuovi interventi: la riorganizzazione degli spazi del palazzo municipale; il piano generale del traffico urbano, già in fase di stesura; il proseguimento dell’abbattimento delle barriere architettoniche sugli edifici e negli spazi pubblici; il proseguimento dell’opera di restauro del Molino Vecchio, già messo in sicurezza negli anni scorsi. Il momento più acceso del dibattito quello della bocciatura dei due maxi emendamenti dell’opposizione, respinti per inammissibilità, per la minoranza "tutta da chiarire". M.A.