REDAZIONE MILANO

Bilancio di previsione 2025: tensioni in Consiglio regionale con Fratelli d’Italia

Fratelli d’Italia si oppone agli accordi con le opposizioni e fa ostruzionismo sul Bilancio di previsione 2025.

Marco Alparone vicepresidente della Giunta regionale con delega al Bilancio È approdato in Fratelli d’Italia da Forza Italia

Marco Alparone vicepresidente della Giunta regionale con delega al Bilancio È approdato in Fratelli d’Italia da Forza Italia

Il momento più delicato della maratona del Consiglio regionale per il varo del Bilancio di previsione 2025 – approvato ieri sera – è stato mercoledì notte, quando Fratelli d’Italia, primo partito di maggioranza, ha deciso non solo di opporsi a qualsiasi accordo d’aula con le minoranze di centrosinistra ma anche di fare ostruzionismo contro il proprio assessore, Marco Alparone, vicepresidente della Giunta regionale con delega al Bilancio. È successo poco dopo le 22 di mercoledì, per l’esattezza. è allora che Alparone si è dovuto cimentare, in diretta, su due piedi, in confronti con questo o quel consigliere regionale. Il motivo? Nel gruppo consigliare c’era chi rivendicava più attenzione da parte della Giunta agli emendamenti proposti dai consiglieri: pochi e poco sostenuti economicamente quelli che la Giunta regionale si era preventivamente impegnata ad approvare.

La richiesta, per l’esattezza, era quella di avere 2 milioni in spesa corrente oltre ai 10 in conto capitale. Da qui l’ovvia e collegata indisponibilità di FdI, perlomeno di una sua parte, ad un accordo con le opposizioni che, però, sta nell’ordine di qualsiasi sessione di Bilancio. Tutto risolto ieri mattina. Tra i consiglieri di FdI c’è chi ha portato a casa emendamenti o ordini del giorno con qualche risorsa in più per la sanità e il turismo o per il sostegno ai distretti del commercio, alla associazioni combattentistiche e d’arma, ai produttori d’olio lombardi, ai posteggi per i caravan e al restauro di barche storiche in legno.

Quanto all’accordo con le opposizioni, vale la pena di sottolineare che si è focalizzato su ordini del giorno, non su emendamenti, quindi si tratta di impegni che rischiano di restar tali. Detto questo, il Pd ha ottenuto 5 milioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle case popolari e due milioni per un fondo sulla sicurezza sul lavoro (richiesta avanzata insieme ad AVS). Il M5s ha ottenuto 500mila euro per recuperare beni confiscati, altrettanti ne ha ottenuti Azione-Italia Viva per il sostegno alla neuropsichiatria infantile e il Patto Civico per riforestazioni, difesa del suolo e mitigazione del cambiamento climatico.

Giambattista Anastasio