Approvato il bilancio di Regione Lombardia per il triennio 2025-2027, ma gli ordini del giorno in tema di Paullese ed ex Saronio sono stati bocciati. Il Sud Milano, da questo punto di vista, resta a bocca asciutta.
Respinta la richiesta dei Cinque Stelle, che invitava Regione Lombardia a valutare l’eventualità di anticipare, per conto del Governo, i fondi – pari a 1,8 milioni di euro – necessari a velocizzare e completare i lavori di raddoppio delle corsie della Paullese, nel tratto compreso tra Settala e Paullo.
Una richiesta simile, a sua volta rigettata, era arrivata dal consigliere del Pd Matteo Piloni, che invitava Regione Lombardia ad attivarsi col Ministero delle infrastrutture "per garantire il rispetto dei tempi nei pagamenti dovuti all’impresa titolare del cantiere, così da evitare ulteriori rallentamenti nei lavori, e avviare con Città metropolitana il necessario confronto per iniziare a recuperare le risorse per superare i semafori di San Donato".
"Aver bocciato queste richieste – commenta Piloni – è un pessimo segnale dato ai territori e alle migliaia di pendolari che attraversano la Paullese. Sul completamento di questa arteria dobbiamo lavorare tutti insieme". "Rimango sbalordito dalla decisione di bocciare i due ordini del giorno presentati dai consiglieri Piloni (Pd) e Di Marco (5 Stelle)", aggiunge Abdullah Badinjki, assessore alla mobilità di Paullo. Era stato lui a lanciare l’idea, poi raccolta dai consiglieri regionali di minoranza, di chiedere al Pirellone di anticipare le risorse necessarie al completamento del restyling della Paullese. "È inaccettabile – prosegue Badinjki – che si continui a ignorare le necessità di un territorio che merita attenzione e interventi concreti".
Bocciato anche l’emendamento al bilancio, con il quale il capogruppo di Avs Onorio Rosati chiedeva un finanziamento di 500mila euro per proseguire le attività di caratterizzazione, analisi e monitoraggio della falda acquifera nei terreni dell’ex ditta chimica Saronio, a Melegnano. Un secondo emendamento del gruppo Avs, a sua volta rigettato, chiedeva uno stanziamento di 200mila euro per l’avvio di un’indagine epidemiologica sulla popolazione residente nelle aree che una volta ricadevano nel perimetro dell’ex Saronio. Respinte inoltre le richieste (sempre di Avs) relative alla riqualificazione del patrimonio Aler di Rozzano e alla sistemazione del nodo idraulico tra via Roma e Cascina Pizzabrasa, a Pieve Emanuele. "Si tratta di temi, sui quali non intendiamo abbassare la guardia – annuncia Rosati –. Spiace constatare che a fare le spese della scarsità delle risorse a disposizione è, ancora una volta, il sistema territoriale".