Milano – Aveva investito una bimba di tre anni nel passeggino sulle strisce pedonali, procurandole fortunatamente solo ferite lievi, ed era fuggito: ora Angelo Z., dirigente comunale di 63 anni, è stato condannato non solo a risarcire madre e bambino, ma dovrà anche versare una somma a un ente che si occupa della tutela delle vittime della strada. È questo che il giudice di Milano ha deciso per il conducente – ora agli arresti domiciliari – che lo scorso 17 dicembre aveva travolto il passeggino in piazza Durante, nel quartiere di Casoretto, per poi scappare senza prestare soccorso.
L’uomo era stato individuato e arrestato dalla polizia locale poche ore dopo. Il giudice Franco Cantù Rajnoldi, quasi un mese fa, aveva convalidato l’arresto e disposto la misura cautelare dei domiciliari per lesioni stradali con omissione di soccorso. “Ero sotto stress psicologico per una crisi familiare, non mi sono accorto che avevo preso un passeggino, ho sentito solo un botto e ho avuto paura, faccio mea culpa”, aveva detto il sessantatreenne.
Mercoledì 15 gennaio, il suo avvocato, Ciro Paparo, ha chiesto la messa alla prova con sospensione del processo e il giudice, come richiesto dal pubblico ministero, l’ha condizionata anche all’offerta risarcitoria “almeno simbolica” ad un’associazione.
Il procedimento è stato rinviato al 14 aprile e nel frattempo la difesa, con l’Ufficio esecuzione penale esterna, dovrà elaborare un “programma di trattamento”. La difesa ha pure chiesto la revoca degli arresti domiciliari, ma il pubblico ministero ha dato parere negativo e il giudice deciderà nei prossimi giorni.