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Milano, bimbo ucciso e torturato dal padre: l'uomo andrà a processo

Rinviato a giudizio con le accuse di omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati

Aljica Hrustic con il figlio

Milano, 19 febbraio 2020 - È stato rinviato a giudizio Alija Hrustic, il 25enne di origini croate accusato di avere ucciso suo figlio di poco più di 2 anni dopo averlo seviziato per tutta la notte, con calci, pugni, bruciature di sigarette sul corpo e ustioni sui piedini, lo scorso ‪22 maggio‬ a Milano.  Lo ha deciso il gup di Milano Livio Cristofano. Il processo inizierà il 27 aprile davanti alla Corte d'Assise con le accuse di omicidio volontario aggravato, tortura aggravata e maltrattamenti aggravati. 

La moglie e madre del piccolo ucciso, presente in udienza e assistita dall'avvocato Patrizio Nicolò, si è costituta parte civile. Anche l'imputato ha scelto di essere presente questa mattina. Il giudice Cristofano ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio di Giovanna Cavalleri, titolare dell'inchiesta. Sono state invece respinte le istanze presentate dal difensore dell'imputato, Giuseppe de Lalla, tra cui la derubricazione del reato di omicidio volontario aggravato in omicidio preterintenzionale. Stando all'indagine dei Squadra mobile, il delitto è avvenuto in via Ricciarelli, zona San Siro: ad uccidere il piccolo, dopo che per tutta la notte e per i due giorni precedenti aveva subito le violenze del padre, sono stati alcuni colpi sulla fronte. Nell'avviso di chiusura indagini si legge che l'uomo ha colpito il bambino con «calci e pugni», provocato «almeno tre bruciature con l'estremità di sigarette accese» e ha ustionato «con una fiamma viva» i piedini del figlio. Il pm ha anche contestato l'aggravante di avere agito «con crudeltà verso il bambino, per motivi futili consistiti nel fatto che il piccolo, lasciato senza pannolino, si fosse sporcato». L'uomo è accusato anche di maltrattamenti nei confronti della moglie e degli altri due figli piccoli.