GABRIELE
Cronaca

Binari chiusi per lavori? Va bene, ma dateci alternative per viaggiare

Questo articolo esamina la pratica di "chiusura per lavori" in relazione ai lavori di potenziamento infrastrutturale, raddoppio e quadruplicamento. Si discute della necessità di prevedere soluzioni alternative per i viaggiatori, considerando i tempi di realizzazione e le scadenze-capestro del PNRR.

Moroni

Ha fatto molto scalpore la notizia che verrà chiusa per tre anni la tratta ferroviaria Bergamo-Ponte San Pietro per consentire i lavori di raddoppio. Lavori di potenziamento infrastrutturale, raddoppio e quadruplicamento sono in realtà già stati fatti, si può dire da sempre, senza interrompere il servizio, specialmente per periodi di tempo così lunghi, ed anche in situazioni ben più complesse: il raddoppio Carnate-Calolziocorte, i quadruplicamenti Cadorna-Bovisa, Bovisa-Saronno, Milano-Treviglio e molti altri casi. In questo caso, non sembra che la chiusura completa sia tale da consentire una riduzione significativa delle tempistiche, in quanto tre anni corrispondono al tempo medio di realizzazione di opere di ingegneria di media complessità. Un ruolo non secondario è dovuto anche alle scadenze-capestro determinate dal PNRR, che, sommate a questioni di efficienza amministrativa, determina un mix micidiale nel quale ad andarci di mezzo sono pendolari e cittadini.

Purtroppo, però, occorre constatare che questa pratica abominevole di "chiusura per lavori" è stata ormai estesa anche a lavori di manutenzione. Mi riferisco, in particolare, alle chiusure estive della linea Colico-Sondrio-Tirano. Se fossero veramente inevitabili, sarebbe assolutamente logico che il fronte dei lavori andasse avanti utilizzando al massimo tutte le risorse e il tempo disponibili. Fa specie, invece, che questi cantieri rimangono chiusi nei fine-settimana, quando su una linea turistica è massima la domanda. Il contrario di quello che si dovrebbe fare.

Dino Ginori, Lecco

"Chiusura per lavori". Nulla da eccepire. Se non sui tempi. E soprattutto: sono previste soluzioni alternative per chi deve continuare a viaggiare? mail: gabrielemoroni51@gmail.com