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Daniela Santanchè, i pm ribadiscono: “Fallimento per l’ex società Bioera”

Udienza davanti al tribunale fallimentare di Milano: i giudici si sono riservati di decidere tra l'omologa dell'accordo di ristrutturazione dei debiti proposto dalla spa e la liquidazione giudiziale

La ministra del Turismo Daniela Santanchè

La ministra del Turismo Daniela Santanchè

Milano, 14 novembre 2024 –  Non cambia la posizione della Procura di Milano che ha ribadito ancora una volta alla sezione Crisi d'impresa del Tribunale civile di Milano di dichiarare la liquidazione giudiziaria per Bioera, la società quotata in cui in passato ha avuto dei ruoli non operativi la ministra del Turismo Daniela Santanchè mentre l'ex compagno Giovanni Canio Mazzaro era amministratore delegato.

Dopo l'udienza in cui agli avvocati della società, tra cui Fabio Cesare, hanno partecipato anche i pm Maria Giuseppina Gravina e Luigi Luzi, i giudici Macchi-Vasile-Pipicelli si sono riservati di decidere tra l'omologa dell'accordo di ristrutturazione dei debiti proposto dalla spa – e in questo caso la società potrà andare avanti con un piano di salvataggio – e la liquidazione giudiziale.  Un fallimento che potrebbe portare, poi, all'apertura in sede penale di un fascicolo per bancarotta a carico di amministratori ed ex.

Sull'omologa ha dato parere negativo anche il commissario nominato dal Tribunale dopo aver evidenziato in Bioera un “patrimonio netto negativo” di circa 8 milioni di euro. Sulla spa pendeva già da tempo l'istanza di liquidazione giudiziale, ossia il vecchio fallimento, formulata dai pm e ribadita stamani in udienza.

La Spa, secondo la relazione del commissario, avrebbe registrato perdite per quasi 1,4 milioni di euro dallo scorso gennaio: in particolare, perdite per circa 500mila euro dallo scorso giugno e per circa 117mila euro da settembre.

Inoltre, oggi in udienza si è parlato del fatto che Bioera avrebbe dovuto avere poco meno di 1,5 milioni di euro entro fine agosto scorso, come finanziamento, dalla società Hara Immobiliare. Soldi non arrivati, però, al momento e nemmeno attraverso la copertura fideiussoria di una società garante. Da quanto si è appreso, i legali della spa hanno chiesto tempo ai giudici, altri 60 giorni, anche per arrivare ad escutere quei soldi, sempre nell'ambito del piano di risanamento proposto.

Intanto, per l'11 dicembre, davanti al giudice Francesco Pipicelli, è fissata un'udienza per discutere del futuro di Ki Group holding, altra delle società del gruppo del bio-food un tempo guidato da Santanchè e Mazzaro. Anche su questa società, per la quale sono scaduti i termini della composizione negoziata della crisi e delle misure protettive, pende un'istanza della Procura per la liquidazione giudiziale. Ki Group srl, invece, è fallita a gennaio. I pm attendono la relazione del curatore fallimentare e in questo questo caso si potrebbero profilare anche ipotesi di bancarotta a carico degli ex amministratori.