REDAZIONE MILANO

Basta morti in strada: i ciclisti urbani bloccano piazzale Loreto

Flash-mob autoconvocato via whatsapp all’indomani dell’ennesima tragedia. Momenti di tensione con gli automobilisti che transitavano in zona

La manifestazione era stata annunciata ieri, giovedì 22 giugno, attraverso un tam-tam via whatsapp. Lo spunto, tragico, è stata l’ennesima morte di una ciclista urbana, la sessantenne Alfina D’Amato travolta da una betoniera in piazza Durante. Un decesso che ha scioccato e acceso gli animi della popolazione a due ruote milanese, stanca di piangere amici e “colleghi” con una frequenza drammaticamente serrata.

La manifestazione dei ciclisti in piazzale Loreto
La manifestazione dei ciclisti in piazzale Loreto

Ieri mattina, a partire dalle 8, alcune decine di ciclisti urbani, dopo l’autoconvocazione girata sui telefonini e non sui social – per conservare l’effetto sorpresa – si sono trovati in piazzale Loreto per il flash-mob “Stop al camion”, sottotitolato “Rage against the machine”, con un chiaro riferimento alla popolare band degli anni ‘90, che univa ritmi abrasivi a testi fortemente critici nei confronti degli squilibri della contemporaneità.

Durante la manifestazione i partecipanti si sono sistemati lungo tutta la circonferenza della rotonda di piazzale Loreto. Obiettivo, come segnalato sul “manuale di protesta” diffuso via whataspp, era “bloccare la viabilità, con priorità lo stop alle vie Porpora, Costa e Brianza”. Successivamente hanno lasciato le loro bici a terra, riunendosi nelle aree a prato. 

L’avanguardia dei manifestanti ha esposto uno striscione giallo con la scritta in spray rosso “Basta morti in strada". Inevitabile l’effetto sul traffico: si sono create file e blocchi, decisivi nello scatenare la rabbia di automobilisti e conducenti di altri veicoli. Si sono vissuti alcuni momenti di tensione, prima che il flash-mob terminasse.