LUCA SALVI
Cronaca

Scuola, sorpresa: al Pareto in Comasina vince la lista di estrema destra

Legata a Blocco studentesco e CasaPound. La protesta: «Elezioni da rifare»

La lista "Inverti la rotta" al Pareto di Milano

Milano, 23 ottobre 2016 - I punti del programma: «giovinezza al potere», «la tua guerra ora», «mens sana in corpore sano». Il nome della lista: «Inverti la rotta». Il risultato: en plein di voti, ma (anche) perché non c’erano concorrenti. Il dato finale: per la prima volta a Milano studenti candidati per una lista di Blocco Studentesco, il movimento giovanile legato a CasaPound, l’associazione di estrema destra, vincono le elezioni e siederanno in consiglio d’istituto.

Succede all’istituto tecnico economico turistico e professionale agrario Vilfredo Pareto di via Litta Modignani, zona Comasina. Alle elezioni della componente studentesca per l’organo collegiale che si occupa della gestione e dell’amministrazione della scuola sono stati eletti tre studenti di «Inverti la rotta». Promossi da Blocco Studentesco, il cui simbolo si trova di fianco al nome della lista sui volantini distribuiti nelle settimane scorse all’ingresso della scuola proprio da membri del «movimento studentesco» nato dieci anni fa «a Casapound, l’occupazione non conforme del fascismo del terzo millennio» (come si definiscono i militanti del Blocco sul sito). Nulla di «fascista» o legato a idee di estrema destra nel programma dei neoeletti, se non una terminologia che in alcuni punti sembra rimandare agli anni ’20. A parte questo – e a parte la «guerra contro la scuola-azienda, l’appiattimento culturale e la perdita delle proprie radici» – altri temi sono comuni alla maggior parte delle liste studentesche: attenzione alle condizioni strutturali dell’edificio, opposizione al contributo volontario chiesto alle famiglie, introduzione di libri elettronici. Ma sulla prima vittoria di una lista di Blocco Studentesco non sono mancate contestazioni. Non di stampo ideologico, ma elettorale.

I tre candidati hanno vinto con 149 voti validi su 689 pervenuti. Il primo della lista ha raccolto alle urne 75 voti, in 464, ovvero 2 studenti su 3, han lasciato scheda bianca. «Nulla contro i tre eletti – spiega una studentessa – non penso siano estremisti, ma quando è arrivata la circolare con la scadenza per la presentazione delle candidature, i rappresentanti di un altro gruppo erano in stage per alternanza scuola-lavoro. Hanno saputo tardi la data entro la quale dovevano presentarsi. Così c’era solo una lista in lizza. Per questo la maggior parte non ha espresso il voto. Alla preside chiediamo di rifare le elezioni. Stiamo raccogliendo firme per farle annullare». Per ora è arrivato un diniego. Domani seguirà nuovo confronto. Ma non è l’unica scuola nella quale Blocco Studentesco si è candidato. È successo anche al liceo Tenca ai Bastioni di Porta Volta. Qui da settimane c’è tensione tra il Collettivo autonomo Tenca e il Blocco, che propone quattro candidati. Venerdì si è votato. Nei prossimi giorni, i risultati.