Dal controllo in strada al recupero di cinque motociclette di grossa cilindrata. Un’indagine-lampo partita dalla conoscenza del territorio (e dei criminali di spicco che lo frequentano abitualmente) e sviluppata nel giro di poche ore dagli agenti del commissariato Lorenteggio, coordinati dal vicequestore Gianluca Cardile.
Tutto nasce venerdì mattina, quando i poliziotti di via Primaticcio, in pattuglia nella zona di Inganni, notano un furgone fermo all’angolo tra via del Pettirosso e via dell’Allodola: al volante del mezzo con il motore acceso c’è una vecchia conoscenza degli investigatori, un trentaduenne italiano con precedenti specifici per furti di veicoli e tuttora sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. Gli agenti decidono di approfondire il controllo e chiedono all’uomo, molto nervoso per quella “visita“ inattesa, di aprire il portellone del furgone a noleggio: dentro ci sono una Ducati Panigale 959 e un trentaduenne marocchino che cerca in tutti i modi di nascondersi dietro la moto.
Da un rapido accertamento si scopre che quel bolide rosso, il cui prezzo di mercato si aggira sui 15mila euro, è stato rubato. La perquisizione prosegue a casa del trentaduenne italiano, in via delle Forze Armate: lì vengono sequestrati arnesi per lo scasso, una centralina e un blocchetto di accensione con relativa chiave di una moto Bmw modello Gs1200; dalla cantina spuntano, inoltre, tre bauletti da moto appartenenti a veicoli marca Bmw. Finito? No, perché i poliziotti riescono a individuare altri due box abitualmente utilizzati dall’uomo: in quello di via de Finetti, all’estrema periferia sud della città, sono nascoste un’altra Bmw Gs 1200 e una Yamaha MT09; davanti all’ingresso dell’altro garage, in via 8 Giugno a Melegnano, sono parcheggiate altre due motociclette Bmw Gs R1200.
Conclusione: trentaduenne italiano arrestato per evasione e ricettazione dei cinque veicoli; trentaduenne marocchino denunciato per ricettazione; motociclette restituite ai legittimi proprietari.