
I soccorsi
Milano, 1 febbraio 2017 - Salvato da un tempestivo intervento di una volontaria della Croce Verde Apm di Milano, scrive una toccante lettera per ringraziare l’intera associazione. È la storia di Gianni (nome di fantasia), scampato l’altra sera in zona Primaticcio al pericolo di morire soffocato da un boccone di traverso grazie ad una corretta manovra di Heimlich eseguita da una soccorritrice di nome Laura. Cuore saldo e prontezza di riflessi. «Ho già ringraziato di cuore lei - si legge nella mail - e chiedendole dove avesse imparato mi ha detto di essere volontaria della vostra associazione. Ammiro davvero il lavoro che svolgete, soprattutto perché volontario, senza voler nulla in cambio. Se ci sono ragazzi come Laura è anche per merito vostro. Ho capito l’importanza di avere almeno una base di nozioni in questo campo e vorrei sapere se è possibile partecipare ai corsi di primo soccorso».
Un gesto che non è passato inosservato nemmeno al presidente della Croce Verde Apm, l’avvocato Pierangelo Pantè: «L’intervento di Laura è davvero lodevole, avrebbe potuto avere paura delle conseguenze ed invece ha agito con calma e professionalità. Se avesse ad esempio perforato un polmone con questa manovra sarebbe finita nei guai in quanto secondo la legge i parametri di responsabilità sono ponderati in base alle competenze». La Croce Verde Apm è associazione più vecchia a Milano, fondata ben 116 anni: sulle due sedi (una in via San Vincenzo e una a Corsico), ha 385 volontari e 24 dipendenti che garantiscono una copertura h24 in convenzione con Areu.
Gli affiliati hanno tutti conseguito un attestato dopo un corso di 120 ore ma la Croce Verde Apm svolge anche lezioni a privati, scuole e imprese. «Un soccorso veloce cambia l’esito di un intervento. Sarebbe bello che le scuole e le istituzioni spingessero di più su questo tema», spiega Pantè. Se ne è accorto anche Gianni: la sua vocazione ora è quella di fare il volontario in Croce Verde.