Milano, 27 febbraio 2018 - Proprio mentre sta prendendo forma il futuro Campus della Bocconi, con le vetrate a specchio nell’area della ex Centrale del latte, arriva la notizia di un secondo campus universitario pronto a spuntare a pochi metri di distanza in stile «anglosassone». L’edificio c’è già: è in via Giovenale. Hines ha puntato sull’area 85 milioni di euro con l’obiettivo di realizzare 600 posti letto. Il doppio di quelli che ha in cantiere la stessa Bocconi, riservati ai suoi iscritti. Nell’area attorno all’ateneo, in tutto, vedranno la luce 900 posti letto in più per gli studenti. Se saranno a prova delle loro “tasche” sarà da vedere, certo è che da un lato la ricerca di appartamenti e posti letto, soprattutto da parte dei fuori sede, è in crescita e l’attuale offerta non riesce a soddisfare la domanda. Dall’altro i due futuri campus hanno un tocco “esclusivo” con piscine e palestre targate sia Bocconi che Hines, che però ipotizza soluzioni calmierate. Secondo una recente ricerca JLL, sono 7mila i posti letto a Milano gestiti sia da università che da fondazioni private e 50mila gli studenti fuori sede nell’anno accademico 2016/2017, con un’incidenza superiore nelle università private.
Sotto l'ala dell’Università il nuovo campus si articola su 35.756 metri quadri nell’area della ex Centrale del Latte: quattro gli edifici per la SDA Bocconi School of Management. Sorgeranno anche un centro sportivo e ricreativo e la residenza per studenti e visiting professor della Bocconi: 300 i posti letto, circondati da 17.500 metri quadri di verde. Il primo edificio sarà completato entro la fine dell’anno. Sul tavolo 130 milioni di investimento. A giusto 400 metri e con solo una via di mezzo - via Gian Carlo Castelbarco - verrà realizzato invece il primo “Student housing” milanese dell’immobiliare Hines, che punta «85 milioni per il primo Campus vicino all’università Bocconi», l’annuncio a sorpresa di ieri, con riferimento esplicito anche a quel bacino lì. «Il primo di una serie di investimenti nel segmento degli studentati a beneficio delle principali città universitarie italiane, a partire da Milano, Roma, Firenze e Venezia», si precisa nella nota. Prima destinazione: Milano. Il complesso di via Giovenale è costato 35 milioni, 50 ne serviranno per la «valorizzazione» e ristrutturazione.
Seicento posti letto, si diceva, più spazi comuni, biblioteca, sala cinema, palestra e piscina. L’intero progetto verrà gestito direttamente da Hines attraverso Aparto, la propria società di gestione che attualmente gestisce 3.600 posti letto in Regno Unito e Irlanda e che ne sta realizzando altri 1.400 nel resto d’Europa. Sulla carta anche soluzioni “microliving”: miniappartamenti e camere destinati a giovani professionisti che hanno necessità di restare in città per lavoro per periodi brevi. Obiettivo 2020: i lavori cominceranno quest’anno. «Siamo estremamente soddisfatti dell’operazione appena conclusa – il commenti a caldo di Mario Abbadessa, Country Head di Hines Italia – che conferma il focus di Hines in Italia e nello specifico sullo student housing e su tutti quei settori di residenziale alternative dove si riscontra un maggiore gap tra la domanda e l’offerta, in termini di alloggio ma anche e soprattutto di qualità, sostenibilità e flessibilità. Il nostro obiettivo è di offrire soluzioni innovative che rispondano alle diverse esigenze degli studenti, degli stranieri e dei giovani professionisti». La progettazione del sito è stata affidata allo studio inglese Carmody Groarke. in collaborazione con Calzoni Architetti. Il progetto bocconiano invece è firmato dalle due archistar giapponesi, Kazuyo Sejima e Ruye Nishizawa dello studio Sanaa.