
La paura di un avvelenatore seriale agita il sonno dei proprietari di cani di Moncucco,...
La paura di un avvelenatore seriale agita il sonno dei proprietari di cani di Moncucco, la frazione più grande del Comune di Vernate. In particolare di quelli che portano a passeggio i propri animali nella centralissima via Roboni, già scenario di simili episodi. Una situazione che desta rabbia, e che mette in apprensione per primo proprio l’assessore ai diritti degli animali, Sandro Mazzocchi, che ieri ha diramato un avviso alla cittadinanza, a doppia firma col comandante della polizia locale Giuseppe Anelli, per informare sulle conseguenze giuridiche per chi viola la norma che punisce chiunque maltratti, provochi lesioni o sevizi gli animali.
"La scorsa settimana nella nostra frazione di Moncucco, si è verificato, per la seconda volta e sempre nella stessa via, uno sgradevole episodio ai danni dei nostri animali d’affezione: sono stati ritrovati alcuni bocconi alimentari di natura sospetta – si legge nell’avviso –. Memori dell’episodio precedente, i bocconi sono stati portati all’Ats di competenza per essere analizzati".
I risultati delle analisi sui bocconi "che a prima vista non si esclude possano contenere sostanze tossiche", arriveranno tra una decina di giorni. Nel frattempo l’Ats ha avvisato i servizi veterinari Asl di Ats Milano e il Nucleo investigativo di polizia ambientale e forestale della Città metropolitana.
"L’avviso del Comune è in forma dubitativa e ha essenzialmente una funzione di deterrenza, rispetto ai responsabili di simili atti di vigliaccheria e crudeltà – dice l’assessore Mazzocchi –. È una questione di civiltà. Se qualcuno vuole fare il furbo o per mera malvagità attenta alla vita di animali indifesi che per molte persone sono veri e propri familiari se non persino i soli, deve sapere qual è il conto che lo attende".
L’articolo 544 del codice penale, infatti, parla chiaro: in caso di maltrattamenti, lesioni o sevizie su un animale, il responsabile è punito con la reclusione da 3 a 18 mesi, o con una multa da 5mila a 30mila euro. Pene che raddoppiano qualora dal reato derivi la morte dell’animale.
A scoprire i bocconi avvelenati è stata martedì la proprietaria di un cagnolino durante la consueta passeggiata di metà mattinata, in via Roboni. E non sarebbe la prima volta: già in passato ne erano stati trovati sempre dal lato dei civici dispari, e sempre dove le telecamere non riprendono bene per la distanza. In attesa delle analisi dei bocconi, sono in corso le indagini della polizia locale e del nucleo di vigilanza zoofila delle guardie per l’ambiente.