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Stefano Boeri indagato per turbativa d’asta si difende: “Io estraneo a ogni possibile imputazione”

Milano, inchiesta sulla Beic: l’architetto è al centro dell’indagine della Procura su un presunto conflitto di interessi nella commissione che ha esaminato i progetti per la Biblioteca europea

Stefano Boeri, 66 anni

Milano – “L'importante è che si facciano tutte le valutazioni opportune e poi sono molto sereno. Certamente sono sicuro di essere estraneo davvero a tutte le possibili imputazioni. Sono contento e sereno”. Così Stefano Boeri, a margine della presentazione della mostra su Gabriele Basilico a Palazzo Reale, ha commentato l'inchiesta della procura di Milano in cui è indagato per turbativa d’asta in relazione al concorso per il progetto Beic, a Biblioteca europea di informazione e cultura, che dovrebbe sorgere entro il 2026 in zona Porta Vittoria.

I tempi

Boeri ha poi risposto ai giornalisti presenti su possibili ritardi nella realizzazione dell’opera, la cui prima idea risale addirittura al 1996 e il cui termine tassativo fissato dal Pnrr è il 2026. “Ritardi?  – ha detto l’architetto – Non ne ho idea, andrebbe chiesto a chi se ne occupa. Mi auguro di no, ma non so".

Il conflitto di interessi

Al centro dell’indagine della procura c’è un presunto conflitto di interessi la commissione esaminatrice che ha selezionato i 44 progetti per la Biblioteca europea – opera da 130 milioni di euro – che hanno partecipato al concorso internazionale. Insieme a Boeri è indagato anche un altro famoso architetto milanese, Cino Zucchi, membro della commissione, oltre all’architetto Raffaele Lunati e Manuela Fantini, uno responsabile e l’altra responsabile tecnico della cordata di professionisti che hanno firmato il progetto vincitore.

Rapporti professionali

Nell’ipotesi della procura gli indagati avrebbero "violato le regole” che hanno influito sull’assegnazione del bando, in base alle quali nella gara comunale per aggiudicarsi il lavoro, tutti i partecipanti avrebbero dovuto segnalare l’esistenza di rapporti professionali e di colleganza con membri della commissione aggiudicatrice.  Nel decreto di perquisizione, i pm milanesi sottolineano i "rapporti di credito e debito" tra due degli indagati, Stefano Boeri e Manuela Fantini. “Sono emersi molteplici collegamenti – scrivono i pm – tra la Stefano Boeri architetti srl, di cui Boeri è amministratore unico, e la Sce Project srl di cui Fantini è presidente del consiglio di amministrazione, consigliere  e responsabile tecnico, sussistendo significativi e documentati rapporti di credito-debito - pregressi in corso - per un importo complessivo pari a 117.728 euro nonché rapporti professionali nell'ambito della realizzazione di varie opere e cantieri in Italia e all'estero”. 

La inchiesta è nata dall’esposto di Emilio Battisti, architetto ultraottantenne e  consigliere dell’Ordine degli Architetti che ha dato lo spunto alla Procura di Milano.