
Coronavirus a Milano (Ansa)
Milano, 10 dicembre 2020 - La Lombardia e Milano si preparano all'atteso passaggio in zona gialla. Il passaggio è stato reso possibile dai numeri, in costante miglioramento. Milano resta la provincia più colpita dalla seconda ondata. La Città Metropolitana fa registrare 632 casi in provincia e 334 a Milano città. Ieri i nuovi casi erano 336 in Città Metropolitana, 108 in città. Numeri in aumento rispetto a ieri, ma da leggere alla luce di un più alto numero di tamponi processati: 24.229 oggi, 10mila in più di mercoledì.Resta infatti stabile il rapporto casi-tamponi, fermo all'8,6%.
Bollettino Covid Regione Lombardia 10 dicembre
Il più alto incremento giornaliero di contagi è sempre relativo alla Città Metropolitana. Seconda la provincia di Varese (+275), terza Brescia (+231). A seguire Pavia (182), Monza e Brianza (176), Como (130) e Mantova (120). Sotto la soglia dei cento casi le altre province: a Lodi +93 casi, a Bergamo +79, a Lecco +54, a Cremona +50. Chiude Sondrio con 17 nuovi casi.

Da arancione a gialla: ecco cosa cambia
Da domenica scatteranno quindi delle restrizioni più 'soft' rispetto alla condizione attuale. Sarà sempre proibito circolare durante il coprifuoco in vigore dalle 22 alle 5, salvo i sempre "comprovati motivi" di lavoro, necessita' e salute che dovranno essere giustificati con un'apposita autocertificazione. Riaprono bar e ristoranti ma solo fino alle 18, quindi il pranzo fuori torna a essere consentito. Dopo le 18, invece, è permesso solo ritirare cibo d'asporto (ma sempre entro le 22, momento in cui entra in vigore il coprifuoco). Riaprono i battenti i centri commerciali, con l'esclusione dei giorni festivi e prefestivi. Sempre chiusi musei, cinema, teatri, palestre, piscine e sale giochi. E' sempre consentito nelle Regioni classificate a livello 'giallo' muoversi liberamente senza l'obbligo di autocertificazione, ovviamente nell'orario in cui non vige il coprifuoco. Si puo' andare nei centri sportivi, fare jogging e altra attività sportiva all'aperto, purche' da soli. La raccomandazione valida resta però sempre quella di evitare spostamenti e incontri non necessari. Capitolo istruzione: le Università restano chiuse, eccetto per le matricole e per le attività di laboratorio che chiaramente non possono essere effettuate da remoto. L'insegnamento in presenza è prevista per scuole d'infanzia, elementari e medie, mentre la didattica a distanza resta il 'must' per licei e scuole superiori in genere.