Al via la raccolta firme per chiedere un consiglio comunale aperto sulla vicenda del bonus 110%. La politica scende in campo al fianco delle oltre mille famiglie dei condomini di via dei Pini, via Mascagni e via Roma che da quattro anni sono in balìa dei lavori del sisma bonus e dell’ecobonus con palazzi sventrati e il rischio che dovranno pagare di tasca loro i soldi prelevati dal cassetto fiscale: in ballo solo a Pieve ci sono 200 milioni di euro e sono interessate circa mille famiglie.
"Come centrodestra unito a Pieve Emanuele, abbiamo deciso di organizzare una giornata di raccolta firme per richiedere una seduta consiliare straordinaria, invitando il prefetto, per spiegare a che punto è il tavolo di lavoro promosso dal sindaco Pierluigi Costanzo - spiega Vasile Roman -. In quell’occasione chiederemo una relazione sullo stato dei lavori nei civici 4, 6 e 7 di via dei Pini, nei condomini di via Mascagni 16-22 e di via Roma 15, e sulle azioni intraprese per sbloccare questa situazione". Le firme verranno raccolte la prossima settimana al mercato di piazza Puccini, presso il gazebo di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega e in piazza Peppino Impastato, di fronte all’ufficio postale sabato 18 gennaio.
"Il nostro obiettivo è quello di capire a che punto siano le iniziative annunciate e quali azioni concrete si intendano intraprendere per risolvere questa situazione critica - aggiungono gli esponenti delle tre forze politiche. Un impegno chiaro e verificabile da parte dell’amministrazione comunale per accelerare la risoluzione dei cantieri bloccati e garantire soluzioni rapide ed efficaci per le famiglie coinvolte. La seduta consiliare sarà un’occasione per vedere tutte le forze in consiglio comunale schierarsi al fianco dei cittadini". A Pieve la situazione delle case interessate dal bonus 110%, “distrutte” dai lavori e abbandonate è davvero drammatica: il cantiere di via Mascagni è abbandonato e accessibile, con cavi elettrici scoperti che penzolano sulle teste dei residenti e il degrado è a livelli massimi.
Nel frattempo arrivano i primi esiti di azioni legali promosse da alcuni condomini. In via dei Pini 4 l’ex amministratore condominiale Miotti, che era l’assessore che aveva messo il cappello al progetto 110%, con il quale prevedeva anche di sanare le verande di molti terrazzi ritenute abusive, è stato condannato dal Tribunale di Milano per non aver consegnato la documentazione relativa alla sua gestione e in particolare a quella relativa ai lavori del superbonus. Ora il nuovo amministratore potrà agire, se del caso, con la forza pubblica. L’ex amministratore è stato condannato anche al pagamento delle spese legali. Una condanna analoga è arrivata anche per la gestione condominiale di una palazzina a Lacchiarella interessata dai lavori del 110.