Bonus baby sitter, 400 euro al mese in Lombardia. Chi ne ha diritto e come funziona

Una nuova misura di welfare per agevolare il rientro nel mondo del lavoro delle donne disoccupate. Investiti 4 milioni di euro. Come inoltrare la domanda, piattaforma già attiva

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Una nuova misura di sostegno al reddito per le donne con figli che rientrano nel mondo del lavoro

Un aiuto concreto di 400 euro al mese per le donne disoccupate da almeno 3 mesi o che lavorano da non più di 60 giorni e intendono tornare ad un'occupazione a tempo pieno ma devono fare i conti con i costi di una baby sitter. È quanto prevede il bando “Lombardia per le donne-voucher servizi di cura”, finanziato con 4 milioni di euro e aperto oggi sulla piattaforma digitale per i bandi di Regione Lombardia.

"Regione Lombardia fa da apripista a livello nazionale - spiega l'assessore regionale all'Istruzione, Formazione e Lavoro Simona Tironi - e contribuisce alle spese sostenute dalle donne che utilizzano il libretto famiglia o hanno stipulato un contratto di lavoro con babysitter, educatori o assistenti familiari. Il nostro contributo coprirà 12 mesi, destinando quindi 4.800 euro a ciascuna donna lavoratrice, cui si aggiunge un 'bonus' una tantum per un massimo di 300 euro a rimborso delle spese sostenute per i servizi di gestione amministrativa del contratto. Una misura di cui tutte le donne possono usufruire, con facilità, perché non è previsto alcun limite Isee". "Per le donne - prosegue - la decisione di lavorare e le modalità con cui svolgere questa attività sono spesso influenzate dalla responsabilità di assistenza che hanno nei confronti di minori o parenti non più autosufficienti. Sono quindi costrette ad accettare una sfida di particolare difficoltà che, inevitabilmente, si riflette su persone che non hanno a disposizione servizi di sostegno".

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La misura è rivolta a donne residenti o domiciliate in Lombardia che, dopo un periodo di disoccupazione o inattività, siano recentemente rientrate nel mercato del lavoro (da non più di 60 giorni dalla data di presentazione della domanda) con un contratto di lavoro subordinato o parasubordinato della durata di almeno 6 mesi o, in alternativa, con l'apertura di una partita IVA o di un'impresa individuale. Tra le destinatarie del voucher anche le donne che decidono di trasformare il proprio contratto di lavoro da part-time a tempo pieno.