di Giambattista Anastasio
A dare nell’occhio è l’aumento esponenziale del numero di consiglieri regionali sui quali potrebbe contare Fratelli d’Italia. Ma anche il sorpasso del Pd su una Lega che, invece, vedrebbe la propria rappresentanza al Pirellone più che dimezzata. E, infine, l’exploit del Terzo Polo, che potrebbe vantare ben 8 seggi. Questo sarebbe il peso relativo dei partiti in Consiglio regionale se il consenso e i voti riscossi alle ultime elezioni Politiche valessero anche per la Regione. Una simulazione, questa, che da ieri sta girando lungo i corridoi del Pirellone, tra le stanze dei partiti. La bontà dei calcoli è stata certificata da più parti, la lettura politica del report è, però, varia: c’è chi sussurra si tratti di un documento finalizzato a rendere ancora più chiaro il tracollo elettorale della Lega in Lombardia ad uso e consumo di quanti dissentono dalla linea di Matteo Salvini, chi invece invita a guardare alle opposizioni, dove, elettoralmente parlando, tengono banco il rebus e lo spauracchio del Terzo Polo. I dati, allora.
In termini generali Fratelli d’Italia avrebbe 27 seggi in Consiglio regionale rispetto ai 6 di oggi: più che quadruplicati. La pattuglia leghista verrebbe più che dimezzata: dai 32 consiglieri di oggi ai 13 ai quali avrebbe diritto stando ai voti delle Politiche. Poco o nulla cambierebbe per Forza Italia, che scenderebbe da 8 a 7 seggi. Noi Moderati oggi non compare tra i gruppi che siedono in Consiglio, ma avrebbe un consigliere. Il centrodestra salirebbe, nel complesso, da 46 a 48 seggi, anche grazie al premio di maggioranza. Da sottolineare che la Lega non eleggerebbe consiglieri per leprovince di Monza e Brianza, Lodi, Sondrio, Como, Lecco, Cremona, Mantova e Pavia. A Milano eleggerebbe due consiglieri, mentre Fratelli d’Italia 7.
Nel campo avverso, il Pd manterebbe 14 seggi in Consiglio, quanto basterebbe per averne uno in più della Lega, come non capita da tempo. Il Terzo Polo farebbe un exploit, come anticipato: la somma di Azione e Italia Viva darebbe 8 eletti, mentre oggi la sola Azione ne conta uno solo e, peraltro, è alleata in un gruppo unico con +Europa, che manterebbe un solo consigliere, esattamente come oggi. Contando i due seggi dell’allenza tra Verdi e Sinistra, cartello attualmente assente nell’aula del Pirellone,la coalizione di centrosinistra, intesa così come si è presentata alle Politiche, avrebbe 17 consiglieri, due in più di oggi ma pochini rispetto al centrodestra. Dimezzato anche il Movimento 5 Stelle, che passerebbe da 11 a 5 consiglieri.