Borseggi in metropolitana (Frame video)
Milano, 7 agosto 2018 - Stazione Centrale, domenica mattina. Le banchine del metrò sono affollate di milanesi e turisti, molti con trolley al seguito. All’occhio attento di Mattia, 29 anni, non sfugge un gruppo di ragazze su una panchina. «Sono loro». Chi? «Alcune borseggiatrici del metrò. Stesse facce, le conosco da almeno due anni».
Dal 2016 Mattia passa in rassegna le banchine, nel tempo libero, sia per evitare i furti («appena noto qualcosa avviso subito la Polmetro e il Nucleo reati predatori della polizia locale») e sia per aiutare le vittime: «Se qualcuno chiede aiuto, lo accompagno a fare denuncia e gli consiglio di bloccare le carte di credito. In più, passiamo in rassegna i cestini dell’immondizia per cercare l’eventuale portafoglio sottratto. Se siamo fortunati, recuperiamo i documenti».
Perché questa missione? «Alcuni anni fa sono stato rapinato tre giorni di fila in un centro commerciale. Ora voglio aiutare gli altri». Domenica ci siamo fatti guidare da lui. «Eccole. Borseggiatrici sulla banchina del metrò verde». Appena vedono passare Mattia, lo salutano. Come a dire «sappiamo che sei qui». Poi lui si allontana e noi seguiamo le loro mosse riprendendole con una micro-camera. Il treno arriva, in due seguono una donna. Una ha una felpa arrotolata al braccio. Si confondono nella calca ma tengono la vittima al centro. Appena le porte si aprono, una delle due si avvicina alla signora, che ha una borsa a tracolla aperta. È un attimo. Lei si accorge che qualcosa non va, fruga nella borsa. Le manca il portafoglio? Il telefono? Entrambi? Ma il treno sta già partendo e le ladre sono sparite. Un minuto dopo saranno sulla banchina della gialla.