Milano, 19 agosto 2024 – Le assenti erano giustificate, essendo al mare coi loro anziani datori di lavoro a fare le badanti. “Ma avrebbero tanto voluto esserci” sospira Francisca Gutierez, 62 anni, portavoce dell’associazione milanese “Sambal”. Per una parte della popolazione filippina che risiede nella metropoli, l’appuntamento per festeggiare San Rocco è in qualche maniera irrinunciabile.
Da 15 anni è per loro tradizione celebrare il santo, che sin dal tardo Medioevo protegge dalle malattie gravi, al Boscoincittà, l’area verde di via Novara che offre un pergolato, quattro portici e otto postazioni per grigliare in sicurezza e in modo legale.
Le celebrazioni
La ricorrenza del patrono cadrebbe, secondo calendario, il 16 agosto ma, per comodità, viene celebrata sempre la domenica dalla comunità Sambal, uno dei gruppi etnici, di religione cattolica, che popola il grosso arcipelago nell’oceano Pacifico. “Negli anni scorsi siamo riusciti a riunire anche duecento persone” spiega Gutierez.
Ieri a mezzogiorno si contavano nove donne, altrettanti mariti e un numero imprecisato di figli scorrazzanti. Le famiglie si sono divise i compiti. “Le donne hanno preparato a casa un piatto tipico per condividerlo con gli altri. Ad esempio i noodles di riso (pancit), lo stufato di carne di capra (caldereta), il maiale arrosto marinato con spezie e latte di cocco (lechon), vero protagonista della tavola delle feste dalle nostre parti, il dolce di riso cotto al vapore (puto), la torta di manioca (cassava cake)” dettaglia Gutierez. Gli uomini invece si sono dati un gran daffare al barbecue con gli spiedini di maiale.
Il “gemellaggio”
Un trionfo di spirito conviviale che riguarda anche un’altra folta comunità etnica della metropoli: quella bengalese. “Ogni estate ci riuniamo da qualche parte. L’anno scorso siamo andati a Gardaland, un altro anno a Mirabilandia e nel passato anche a Lugano. Questa volta abbiamo scelto di rimanere in un parco a Milano. Le date in cui ci incontriamo variano, cerchiamo di combinare nel giorno che possa andare bene alla maggior parte dei nostri associati” chiarisce Karim Emmedesial, 47 anni, portavoce dell’associazione socio culturale “Bangla” che ha sede a Milano.
Gli uomini sin dalle 11 hanno cominciato a grigliare carne di pollo e di vitello per sfamare almeno un centinaio di avventori. Il cibo però è per i musulmani del Bangladesh solo un momento di una giornata speciale molto varia, scandita da periodi di preghiera e raccoglimento, e occasioni più ludiche che hanno coinvolto l’intera comunità. “Per i bambini abbiamo organizzato un torneo di calcio mentre per gli adulti un quiz a premi sulla cultura generale. Amiamo anche divertirci”.
Gli ospiti
Una domenica alle griglie anche per Maria Rosaria Monetti, 50 anni, venuta con la sorella Silvana e i rispettivi figli, a pranzare “all’aperto” in attesa di partire per il mare. Tra i milanesi anche Salvatore Bono, 34 anni, appena tornato dal Salento e arrivato al Boscoincittà per far sgambettare il cane Luna, meticcio di due anni. “Non sarei comodissimo a venire qui visto che abito in viale Monza ma l’area verde è enorme (120 ettari ndr) e per fortuna non troppo inflazionata fra i milanesi e pressoché sconosciuta ai turisti. Così se uno vuole addentrarsi più all’interno, per rimanere in santa pace in mezzo alla natura, lo può fare”.