
Umberto Bossi e Francesco Belsito (Ansa)
Milano, 27 novembre 2018 - Il leader della Lega Matteo Salvini "ha querelato solo Francesco Belsito", l'ex tesoriere del Carroccio, "e soltanto per le spese di cui risponde da solo e non per quelle in cui è imputato in concorso con Umberto Bossi e il figlio Renzo". Lo ha spiegato l'avvocato Domenico Mariani, legale del fondatore della Lega, precisando, dunque, che, a suo dire, non ci sarà alcuna possibilità di effetto "estensivo" della denuncia anche nei confronti degli altri due imputati.
Per Umberto Bossi e per il figlio, quindi, si avvicina la ''cancellazione'' delle condanne a loro inflitte in primo grado, perché con le nuove norme l'appropriazione indebita è procedibile solo a querela della parte offesa. Come ha chiarito il legale del 'Senatur', la Lega ha depositato la denuncia solo per le oltre 200 spese personali con fondi del partito contestate a Belsito e non anche per le altre a lui imputate in concorso con i Bossi. Spetterà, ad ogni modo, ai giudici (prossima udienza fissata per il 14 gennaio) decretare l'uscita dal processo di Umberto e Renzo Bossi.