REDAZIONE MILANO

Truffa sui rimborsi elettorali, Bossi e i figli a processo il 14 luglio

L'inchiesta riguarda la gestione dei fondi della Lega Nord. Davanti ai giudici si dovrà presentare anche l'ex tesoriere Francesco Belsito

Umberto Bossi e Francesco Belsito (Ansa)

Milano, 23 marzo 2014 -  Inizierà il prossimo 14 luglio davanti ai giudici dell'Ottava Sezione Penale di Milano il processo a carico di Umberto Bossi, dei suoi figli Renzo (ribattezzato "il trota") e Riccardo e dell'ex tesoriere della Lega Nord Francesco Belsito. Nei loro confronti è stata disposta la citazione diretta a giudizio: in pratica, si va direttamente a processo bypassando la fase di udienza preliminare.

Il fondatore del Carroccio, i suoi due figli e l'ex responsabile della tesoreria sono accusati di appropriazione indebita ai danni della Lega Nord. Secondo l'ipotesi accusatoria formulata dai pm Paolo Filippini e Roberto Pellicano, avrebbero distratto dalle casse del partito una somma pari a 500mila euro poi usata per il pagamento di una serie di spese di natura personale: lavori edili nelle abitazioni di Bossi Gemonio e Roma, capi d'abbigliamento di lusso per i figli e soprattutto l'acquisto della laurea albanese del 'Trota' all'Università Kristal di Tirana, costata 77 mila euro. Il filone sulla presunta truffa allo Stato è invece già passata a Genova per competenza territoriale. Personaggio chiave dell'inchiesta è ancora una volta Bossi, autore secondo i pm di una "truffa aggravata allo Stato per il conseguimento di erogazioni pubbliche" del valore complessivo di 40 milioni di euro. Sotto inchiesta insieme al Senatur in questo filone ci sono i suoi due figli, Renzo e Riccardo, l'ex tesoriere Belsito e altre 4 persone.