di Giambattista Anastasio
Domani i lavoratori Atm sciopereranno per due ore, dalle 11 alle 13, per protestare contro la "mancanza di sicurezza" con la quale convivono "tutti i giorni". La protesta è stata decisa e proclamata nella prima serata di ieri e vede unite tutte le principali sigle sindacali: Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Faisa-Cisal, Ugl e Orsa. Ad innescarla è stata l’aggressione subita nella notte tra venerdì e sabato da un agente di stazione di 35 anni nel mezzanino di San Donato, capolinea della Metropolitana 3.
Secondo quanto ricostruito, quando mancavano due sole corse alla fine del servizio, il dipendente Atm ha iniziato a chiudere alcuni ingressi alla stazione, come da prassi. Nell’abbassare, in particolare, la serranda in corrispondenza delle scale mobili che collegano superficie e mezzanino si è imbattuto in cinque ragazzi: quelli che sarebbero poi diventati i suoi aggressori. Qui è stato dapprima insultato dal gruppo senza alcun vero motivo e poi, colpevole forse di averli voluti guardare in faccia senza girarsi dall’altra parte, è stato aggredito. Prima da uno dei 5 poi anche dagli altri 4. Risultato: portato al Policlinico San Donato, ha rimediato un trauma cranico e tumefazioni al volto per 10 giorni di prognosi. Gli aggressori sono scappati a bordo del penultimo treno in servizio sabato lungo la M3.
Da qui la protesta dei sindacati e dei colleghi, che hanno scelto di convocare uno sciopero per domani. "Cosa deve succedere ancora perché al personale Atm sia concesso di lavorare senza rischiare quotidianamente la propria incolumità?" chiede Angelo Piccirillo, segretario milanese della Filt-Cgil. "Insulti e aggressioni fisiche – prosegue Piccirillo – non possono diventare rischi del mestiere. Subito un tavolo con Comune, Prefettura e Azienda. Episodi come questi, assieme al tema dei salari bassi, sono lo specchio di un trasporto pubblico, e dei suoi lavoratori, abbandonato a sé stesso e ai suoi tanti problemi". "È gravissimo che nonostante le nostre denunce come sindacato Orsa ad oggi ancora non siano stati presi provvedimenti seri da parte delle istituzioni – rimarca Pasquale Ferri –. Il disagio sociale che si sta generando se non viene arrestato genererà moltissimi danni. Questi atti gravissimi non devono più ripetersi. Per questo è scioperiamo lunedì".
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