Inzago (Milano) - Sagra del paese, le risse del pomeriggio rovinano la festa. La più grave in zona est, vicino a un deposito mezzi nei pressi della statale, dove un gruppo di persone, forse ubriache, è stata protagonista di un’aggressione ai danni di due autisti di mezzi di una cooperativa sociale. Uno dei bus trasportava ragazzi disabili che tornavano a casa dopo le attività diurne al capannone della Punto d’Incontro.
Non è misurabile l’ira del sindaco Andrea Fumagalli, rieletto primocittadino solo lunedì scorso. "Ora basta - tuona - . Sono pochi, forse due o tre, gli elementi che da troppo tempo minano il clima e la serenità del paese. Il mio primo atto da riconfermato sindaco? La costituzione di un gruppo di volontari per la sicurezza. Dove non arriva la legge, che può sino ad un certo punto, arriveremo noi. Questa gente deve andarsene".
Mancano ancora i contorni di quanto accaduto ieri poco dopo le 15, quando l’ultima giornata della festa del paese, quella della Mostra del bestiame e delle centinaia di famiglie in piazza, era in pieno svolgimento. Più di una, a quanto risulta, le risse esplose in diversi punti del paese. Nei pressi della Padana l’evento più grave. Quello che ha spedito due persone in ospedale a Melzo, con lesioni, e in un caso, il naso fratturato. Secondo quanto si racconta, ed è stato riferito nel pomeriggio alle forze dell’ordine, uno dei pulmini della cooperativa Ellepikappa, responsabile del trasporto disabili per conto della Punto d’incontro, stava percorrendo vuoto il vialone, quando si sarebbe trovato "imprigionato" in un gruppone di giovani.
Ad una clacsonata dell’autista, la reazione: calci e colpi al mezzo, e poi botte all’uomo, nel frattempo sceso dall’abitacolo. Poco dopo ecco un secondo pulmino, stavolta con a bordo i giovani disabili di ritorno dal centro diurno al Capannone. Che avrebbero assistito al pestaggio del secondo autista, il loro. Sul posto la polizia locale, mentre i feriti venivano medicati in pronto soccorso. Poi i carabinieri, che hanno raccolto i racconti. Vi sarebbero già uno, forse due fermati. Nel frattempo, la voce dell’accaduto circolava mentre il sindaco lanciava il suo primo appello: "Cari inzaghesi, mettiamoci tutti insieme per cacciarli da Inzago. Sono solo un paio di elementi: prendiamoli e accompagnamoli fuori dalla comunità".