REDAZIONE MILANO

Botte e insulti a una donna di 63 anni malata di Alzheimer: arrestato badante italiano

Operazione della Polizia Locale di Milano dopo la segnalazione dei Servizi sociali che avevano notato strani lividi sul corpo della malata. L’uomo che è anche amministratore di sostegno è stato messo ai domiciliari

La donna subiva pesanti violenze fisiche dal bandante (iStock)

La donna subiva pesanti violenze fisiche dal bandante (iStock)

Milano, 11 aprile 2025 - Maltratta una donna di 63 anni malata di Alzheimer precoce e invalida al 100% per questo lo scorso 6 aprile gli agenti del Nucleo tutela donne e minori della Polizia locale di Milano hanno messo agli arresti domiciliari un uomo italiano di 58 anni, Cristiano Paolo B. L’indagine ha avuto origine a settembre 2024 a seguito di una segnalazione a carico di ignoti giunta all’autorità giudiziaria dai Servizi sociali del Comune di Milano perché sul corpo della donna erano stati riscontrati lividi compatibili con l’ipotesi di percosse.

Gli investigatori hanno raccolto informazioni dalle persone vicine alla vittima identificando nel badante l'uomo che l'aveva percossa e, in considerazione dell'impossibilità da parte della donna di riferire quanto stava avvenendo, con decreto dell’autorità giudiziaria, considerata la sussistenza di gravi indizi di reato, è stata disposta l’intercettazione ambientale in via d’urgenza con riprese audio-video all’interno dell’abitazione della vittima.

L’attività di monitoraggio, che ha impegnato la Polizia locale per un mese, ha consentito di accertare che l’indagato, in più circostanze, percuoteva la donna schiaffeggiandola al volto e sul corpo, ingiuriandola e denigrandola, con l’aggravante di aver commesso le azioni approfittando della condizione incolume della donna e con abuso dei doveri inerenti la funzione pubblica di amministratore di sostegno nominato dal giudice a fine 2023.