FELICE FLORIO
Cronaca

I botti di Capodanno? Quest'anno c'è 'la bomba di Donald Trump'

Sul web zero controlli: in 24 ore si può avere di tutto

Botti di Capodanno

Milano, 29 dicembre 2017 - Dieci, nove, otto. Sta per arrivare l’ultimo giorno dell’anno. Mangiando lenticchie e cotechino si aspetta la mezzanotte. Di tanto in tanto il botto di un petardo fa sobbalzare la nonna sul divano. Parte il conto alla rovescia. Tre, due, uno. Fiumi di spumante e auguri. Per le strade iniziano luci ed esplosioni che fanno abbaiare i cani e tremare le finestre. Buon anno nuovo. «Quello dei fuochi pirotecnici, in Italia, è un business di 100 milioni l’anno, senza contare i prodotti illegali, un mercato di 70 milioni – fa sapere FareAmbiente –. Il valore presunto di un botto illegale può arrivare ai 70 euro, quelli di produzione cinese ai 50». Il prezzo non è più conveniente di quello dei petardi legali. «La differenza la fa la quantità di polvere nera. Dopo il pallone di Maradona e la bomba Bin Laden, quest’anno è la ‘bomba Donald Trump’ l’esplosivo da tenere d’occhio».

Dal ’98 a oggi si contano 60 vittime da scoppio di petardi. Carabinieri e polizia diffondono guide e consigli per farne un uso sicuro. «Tutti i prodotti autorizzati devono avere un’etichetta completa, marcatura CE o numero del decreto ministeriale, nome del prodotto, ditta produttrice e Paese, importatore, peso netto della massa attiva esplodente, categoria e modalità d’uso», raccomanda la polizia. Gli artificieri dei carabinieri diramano la lista di consigli pratici: non indossare indumenti di pile o sintetici, non unire più fuochi, non usare bottiglie di vetro per reggere i bengala in verticale. Nonostante tutto, la vendita di botti proibiti non rallenta. I fuochi d’artificio si distinguono per l’appartenenza a cinque categorie, in ordine crescente di pericolosità. Dalla seconda categoria in poi possono comprarli solo maggiorenni. Dalla quarta è necessario il porto d’armi o specifiche licenze di polizia.

Per tarsgredire la norma, però, basta fare una ricerca veloce su Google: decine di siti vendono ogni tipo di petardo senza alcun controllo, neppure anagrafico. Su Ebay, in 24 ore, si riceve «nuovo Cobra 17». O «Rambo 31K», con massa attiva esplosiva di 27,5 grammi. Tutti prodotti di categoria 4, che dovrebbero essere venduti solo agli autorizzati. Solo in teoria. Perché il cronista del Giorno avrebbe potuto comprarli senza problemi, pur non avendo licenze. Se invece si avesse bisogno di una miccia esplosiva per collegare più petardi, cosa altamente sconsigliata, basta andare su Amazon e acquistarla per 9,90 euro. Su Ebay si trovano invece i telecomandi wireless che azionano più petardi a distanza. Su siti meno conosciuti, lo scenario diventa ancor più inquietante, si possono comprare petardi pericolosi da ovunque: Polonia o Repubblica Ceca, e tanti vantano il “Made in Napoli”. «È sempre meglio recarsi da una persona visibile per l’acquisto di botti», spiega Antonio, titolare di New Beda Bazaar, negozio storico di fuochi d’artificio in viale Fulvio Testi. Dal 28 dicembre, ogni pomeriggio, si crea una lunga fila fuori dalla sua bottega. «Anche se è dura competere con la concorrenza sleale di chi vende petardi nel sottoscala, noi da 50 anni non abbiamo mai avuto incidenti e i clienti tornano soddisfatti. Non c’è divertimento senza sicurezza...».