
Uno dei giovani brand
Milano, 23 settembre 2016 - Pensavo fosse cibo e invece... era una scarpa. L’hub che la Camera della moda dedica a 14 giovani brand, riserva davvero sorprese. Come le scarpe pensate e realizzate quasi tutte a mano da Marco Laganà, oggetti che reinterpretano la tradizione dell'artigianato. Questo lo ha portato a creare un progetto speciale per lo chef, giudicato il migliore del mondo, Massimo Bottura. E il team dell’Osteria Francescana le indossa davvero, agli eventi in giro per il mondo. "È una scarpa contemporanea come la nostra cucina, non dobbiamo perderci nella nostalgia!", così lo stesso Massimo ha definito questa sneakers nera marchiata Osteria Francescana in colore oro.
E c’è tanta artigianalità anche nella borse a spicchi create dall’architetto Irma Cipolletta. Shopping bags o luxury bags che si trasformano, si montano e si smontano, con i manici che si invertono. Giovanissime, pratiche, da giorno o da sera, dettaglio che nella giornata di una donna contemporanea non fa più la differenza. Uno stile sobrio, ricercato e contemporaneamente molto femminile lo espone Daniela Fiorilli, fiorentina e innamoratissima di Milano. È il cinema una delle sue grandi passioni ed è proprio a «Metropolis» di Fritz Lang e a quelle atmosfere che si ispira. Tagli over e tocchi romantici, perché dice: "il corpo della donna va suggerito, non scoperto".
Filosfia importante che ha imparato in anni da consulente per grandi aziende. Un tocco di internazionalità arriva con la biondissima greca Urania Gazelli che ha studiato design applicato ai materiali. «Mio padre ha una azienda che produce plexiglass, io con questo materiale ci giocavo da piccola. Così ho pensato: perché non usarlo per una linea di borse?». Ed eccole qui le "scatoline" di Urania. Pochette coloratissime che davvero trasmettono l’enerigia del sorriso e dei vent’anni della sua giovane designer. Raffinatissima la collezione di Nabil El Nayal. Tren’anni, siriano, studi al Royal College di Londra. Una passione sfrenata per la ricerca sui tessuti. Le sue creazioni sono un capolavoro di stile e di forme. "Mi ispiro un po’ alla Regina Elisabetta". Ma non aspettatevi i tailleur color pastello. Solo colli ottocenteschi e tessuti monocromatici, ma lavoratissimi con piegoline e ricami, da principesse contemporanee. Superchic anche le donne di Davide Grillo: la femminilità è una sottoveste di seta abbinata a una tshirt.
(1 - continua...)