
Pier Paolo Brega Massone in aula
Milano, 4 marzo 2019 - La procura generale di Milano chiede che venga annullata la sentenza della Corte d'Appello 'bis' con cui lo scorso ottobre è stato cancellato l'ergastolo per Pier Paolo Brega Massone, l'ex chirurgo della clinica Santa Rita, imputato per la morte di quattro pazienti. La richiesta arriva dal sostituto pg Massimo Gaballo con il ricorso in Cassazione contro la decisione con cui è stato derubricato in omicidio preterintenzionale il reato di omicidio volontario contestato a Brega e all'allora suo braccio destro Fabio Presicci (per lui, che rispondeva solo di due omicidi, la pena è passata da 24 anni e 4 mesi a 7 anni e 8 mesi).
Secondo il pg, tra l'altro, i giudici d'appello hanno interpretato in modo erroneo la sentenza con cui la Suprema Corte, nel giugno di due anni fa, aveva annullato con rinvio degli atti alla magistratura milanese, chiedendo un nuovo processo di secondo grado per rivalutare l'ergastolo inflitto nel precedente giudizio nel quale, ad avviso degli ermellini, è stato "omesso di confrontarsi puntualmente» con la «possibilelettura alternativa" - proposta dalla difesa - per cui la morte dei pazienti andrebbe inquadrata come omicidio "preterintenzionale".