Sono passati già 19 anni da quel Ferragosto del 2002: quel giorno il bressese Paolo Foglia si tuffò nelle acque del Ticino a Bereguardo e perse la vita per salvare quella di tre persone, che stavano annegando.
Il ricordo della città di Bresso non si è affievolito nonostante il tempo. L’altro ieri, come sempre, una cerimonia commemorativa ha ricordato la figura di questo giovane eroe, che viveva a Bresso.
È stata una cerimonia semplice, non più a Bereguardo, al monumento costruito proprio in ricordo di Paolo, vicino al Ponte delle Barche (come avvenova negli anni scorsi), ma davanti a uno degli spazi comunali che portano il suo nome: la piscina “Paolo Foglia” di via Luigi Strada (l’altro è la passerella ciclopedonale su viale Berbera).
I genitori di Paolo, mamma Bruna e papà Romeo, e il vicesindaco bressese Roberto Cristofoli (nella foto), con l’assessore bressese ai Servizi sociali Giovanni Tagliente, hanno lasciato una rosa blu sulla scritta – dello stesso colore - del nome dell’impianto natatorio: "Quest’anno la cerimonia si è tenuta a Bresso, perché i sindaci di Bresso, Gambolò e Bereguardo si sono accordati di ricordare Paolo al monumento sul Ticino ogni dieci anni. – spiega il vicesindaco Cristofoli – Sarà così il prossimo anno, nel 2022, quando ci sarà il ventennale. Bresso ricorda sempre Paolo per il suo nobile gesto".
Giuseppe Nava