FRANCESCA GRILLO
Cronaca

Buccinasco, il Comune contro l’antenna Iliad: “Troppo vicina al nido e alla scuola”

Il sindaco Pruiti: “Lavoriamo da mesi per evitare l’installazione”. La facoltà di cedere gli spazi spetta al Gruppo Cap

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Buccinasco, il Comune contro l’antenna Iliad

Buccinasco (Milano) – “Il Comune di Buccinasco è contrario alla realizzazione della nuova Stazione Radio Base per rete di telefonia mobile di Iliad Italia Spa in via Scarlatti”. Lo afferma con decisione il sindaco Rino Pruiti che sottolinea come la posizione dell’Amministrazione sia stata sempre chiara, “fin da quando la società di telefonia, nel mese di settembre, ha presentato l’istanza di installazione”, precisa il primo cittadino. L’area su cui dovrebbe sorgere l’antenna è in concessione al Gruppo Cap, la società che gestisce il servizio idrico integrato della Città metropolitana di Milano e che, in base a una vecchia convenzione, ha la facoltà di cedere gli spazi.

Il Comune “non ritiene opportuna l’installazione, perché prevista nelle vicinanze dell’asilo nido “La Perla” e della scuola media Rita Levi Montalcini – ancora il sindaco –. Inoltre, nell’area a ridosso del sito gestito da Cap, oggi oggetto di bonifica ambientale dopo il ritrovato dell’amianto nel terreno, l’Amministrazione ha intenzione di realizzare un campus sportivo destinato agli studenti della scuola e alle associazioni sportive”. Insomma, il Comune ha espresso con chiarezza il suo no all’installazione dell’antenna per la compagnia Iliad.

“Da mesi - spiega Pruiti - i nostri uffici lavorano per gestire questa istanza ed evitare la realizzazione dell’antenna nell’area di via Scarlatti, che chiaramente non vogliamo, vista la vicinanza a scuola, asilo e un’area da dedicare allo sport. Abbiamo condiviso con il Gruppo Cap di interrompere l’installazione e abbiamo invitato le parti a un incontro per valutare possibilità alternative”.

“Laddove il Comune ha la proprietà delle aree – conclude il sindaco – nega le autorizzazioni, tuttavia non lo può fare se si tratta di aree private o concesse ad altri: purtroppo il Codice delle telecomunicazioni - decreto 259/2003, nda - di fatto esautora le amministrazioni comunali che spesso, come già accaduto a Buccinasco, perdono i ricorsi perché la legge tutela i diritti degli operatori e supera anche normative locali e strumenti urbanistici”.