FRANCESCA GRILLO
Cronaca

A Buccinasco il maxi deposito della M4 è pronto

Su 12 ettari di terreno a cavallo con Milano dopo 8 anni dalla firma è stato realizzato il ricovero dei treni

Il sopralluogo del nuovo deposito dei convogli del metrò 4

Il sopralluogo del nuovo deposito dei convogli del metrò 4

Buccinasco (Milano) - Un lavoro intenso, durato quasi otto anni dalla firma della concessione per avviare i lavori alla realizzazione. Il maxi deposito della M4, nell’area Ronchetto tra Milano e Buccinasco, è ormai pronto. Mancano gli ultimi ritocchi: almeno sulla carta, il deposito potrebbe già entrare in funzione e lo farà tra pochi mesi, secondo l’ingegnere Marco Di Paola, construction manager di M4 spa. Su 12 ettari di terreno, gli operai hanno realizzato il ricovero dei treni. Attraverso strumenti tecnologici e all’avanguardia, i vagoni della metro saranno messi in servizio e manutenuti all’interno del deposito. 

"Un lavoro intenso - ha spiegato Di Paola -, abbiamo avuto battute d’arresto nel periodo di emergenza covid, un po’ come in tutti i cantieri. La parte più complessa? L’inizio, quando sono state effettuate le opere di bonifica nell’ampio terreno". La struttura è costruita per ospitare 47 treni, su otto binari. Un quartier generale dove ci sono anche strumenti per lavare i treni, procedere con interventi di manutenzione, un’officina e una sala controllo. Dal capolinea della M4 a San Cristoforo i treni vengono indirizzati (tutto da remoto) verso il deposito vicino a Buccinasco. Molto vicino, tanto che i sindaci del territorio non si accontentano di avere il deposito ma puntano su almeno due fermate: Corsico e Buccinasco.

Il sostegno arriva forte anche dal Gruppo Lombardi Civici Europeisti. Ieri mattina, durante il sopralluogo al cantiere, la consigliera regionale dei civici Elisabetta Strada ha voluto ribadire "massimo impegno e sostegno al progetto di prolungamento. Sono concreti i problemi legati alla viabilità in ingresso e in uscita da Milano, oltre ai costi per i pendolari. Lo diciamo da anni – conclude la consigliera –, le difficoltà sono state molte, ma questo è il momento di ascoltare e di agire". Se infatti il deposito mezzi è già pronto, quello che manca è il prolungamento della linea nell’hinterland sud ovest. Se ne parla da anni ma ancora non si è giunti a un punto di svolta. Ora, con la Finanziaria 2022, sindaci del territorio e civici regionali chiedono un cambio di passo, un finanziamento dello studio di fattibilità che consentirebbe di procedere in modo concreto con il progetto delle fermate a ridosso di Milano. La pensa così anche il sindaco Rino Pruiti che è disposto "a tutto pur di avere le fermate sui nostri territori. Investire nella mobilità sostenibile è una necessità, un dovere". Gli fa eco il sindaco di Corsico Stefano Martino Ventura, consapevole che "è necessario procedere con lo studio di fattibilità per concretizzare il progetto in un momento di forte esigenza per rendere la mobilità davvero sostenibile, con collegamenti veloci per e da Milano". Presenti al sopralluogo al deposito anche il vicesindaco di Cesano Salvatore Gattuso, che ha sottolineato la necessità di "rendere raggiungibile anche la zona Vigevanese, ricca di produttività. Cesano avrà vicino la fermata della M1 al quartiere Olmi di Milano, ma è comunque importante approfittare di un altro collegamento". Consenso anche dal vicesindaco di Trezzano, Domenico Spendio: "Il prolungamento della M4 sarà importante per favorire un tipo di mobilità che guarda al futuro".