ROBERTA RAMPINI
Cronaca

Buchi, sporco e degrado: c’è un dossier sul cimitero di Mazzo di Rho

I cittadini documentano con le foto l’abbandono del camposanto

di Roberta Rampini

Commemorazione dei defunti tra disagi e malumori per i cittadini di Mazzo di Rho. "I nostri cari avrebbero diritto di riposare in pace in un luogo dignitoso e invece al cimitero ci sono soffitti pieni di buchi, sporcizia e teli di plastica per nascondere una situazione indecorosa", spiegano i cittadini che hanno scattato foto per documentare la situazione. "Aiuole e altre parti del cimitero che dovrebbero essere curate, invece sono a dir poco abbandonate, le poche piante che ci sono mai potate, l’accesso ai colombari sotterranei è impedito ai disabili. Non è possibile per chi è in carrozzina o con stampelle poter accedere ai loculi dei propri cari. Ci sono le scale di almeno 15 gradini che ne impediscono il transito - aggiungono - anche la parte esterna è in stato di abbandono. In sintesi i cittadini di Mazzo si sentono abbandonati e anche la cura di un luogo di culto lasciata da anni al caso e non fa parte di una programmazione di questa amministrazione comunale".

Da settimane per coprire i soffitti dei loculi danneggiati da infiltrazioni e mai sistemati sono stati messi teli di plastica bianca, una toppa che nasconde il problema e che i cittadini hanno preso come una beffa. "Hanno messo i teli di protezione perchè loro stessi si vergognano o forse perché in primavera ci sono le elezioni e noi non dovremmo ricordarci che in due anni non sono riusciti a sistemare i soffitti dalle infiltrazioni", aggiungono. Il Comune ha deciso di rispondere all’esposto dei cittadini con un cartello affisso all’ingresso del cimitero, quasi a giustificarsi e sicuramente per scusarsi per lo stato di degrado.

"Ci scusiamo - si legge nel cartello - per i disagi causati dai lavori, che si sono resi necessari per eliminare le infiltrazioni dal tetto del cimitero di Mazzo. Chiediamo ancora la vostra comprensione. Il nostro obiettivo è di svolgere lavori definitivi per la sicurezza e il decoro del luogo". E poi vengono indicate le tre fasi del progetto di sistemazione, "i lavori erano stati appaltati a gennaio 2020, sono stati però sospesi a causa del lockdown e sono potuti riprendere in estate. A settembre sono terminate ulteriori lavorazioni sulla guaina avendo rilevato ancora una piccola criticità a seguito di monitoraggio delle infiltrazioni". Ora il Comune sta procedendo all’affidamento della seconda parte dei lavori, ma solo nel 2021 saranno svolti i lavori di finitura con i contro soffitti in cartongesso.