La strigliata è arrivata direttamente dal presidente della Regione Attilio Fontana, in tandem con l’assessore ai Trasporti Franco Lucente. All’indomani dell’ennesima mattinata di nubifragio e passione per migliaia di pendolari sui treni lombardi, hanno convocato a Palazzo Lombardia i rappresentanti di FerrovieNord, Rfi e Trenord - cioè i gestori dell’infrastruttura e dei convogli regionali - per una riunione "sulla situazione del trasporto ferroviario in Lombardia, alla luce degli ultimi disagi causati ai passeggeri soprattutto per guasti sulle linee".
L’ira del governatore è planata su Rfi, cioè la società delle FS, piuttosto che sulla controllata di FNM (a sua volta controllato dalla Regione) e Trenord, la partecipata di cui vuole la maggioranza entro fine mandato. "Ultimamente nel trasporto ferroviario di puntuale ci sono solo i disservizi sulla rete – ha esordito – . Lo dico senza mezzi termini: è inaccettabile e sono profondamente indignato e offeso dalla gestione di Rfi. Il protocollo sottoscritto nel 2019 prevedeva un investimento di 14 miliardi in 7 anni, credo non sia stato impegnato neanche un miliardo e dubito ci sarà la capacità di spenderne 13 nei prossimi due anni. Pretendo risposte concrete e non sono più disposto ad accettare le solite scuse. Serve un cronoprogramma, il dettaglio degli interventi, un maggiore coordinamento con Trenord e una comunicazione diversa: i cittadini hanno il diritto di conoscere per tempo eventuali disservizi". Ramanzina "sottoscritta" da Lucente, che rivendica d’aver voluto la riunione "per chiedere spiegazioni a tutti gli enti coinvolti. Settembre è stato disastroso, con incidenti e avversità meteo" ed "evidenti ricadute sulla puntualità. Tra disservizi e interruzioni derivanti dagli interventi infrastrutturali, la situazione è però diventata insostenibile. E di certo non più tollerabile: abbiamo il dovere di fornire un servizio adeguato ai cittadini", scandisce l’assessore, esortando "tutti gli attori a un maggior coordinamento, oltre al rigoroso rispetto dei tempi nei lavori" e annunciando "incontri in ogni provincia con istituzioni, enti e associazioni locali per verificare, insieme ai rappresentanti di Rfi, FerrovieNord e Trenord, le maggiori criticità".
Intanto la riunione di ieri si è chiusa con la richiesta formale dell’azionista Regione di "un nuovo incontro in tempi brevi per analizzare le soluzioni proposte" da FNM, Trenord e soprattutto Rfi. Gi.Bo.