
Buongustai anche in piena estate Le sorprese in città e fuori porta
di Paolo Galliani
Pura compensazione. Psicologica e golosa. Del resto comprensibile per chi nei giorni-clou dell’estate è costretto in città e non invece con i piedi a mollo in Riviera o in pedalata assistita lungo le ciclabili in montagna. C’è pure l’alibi della tradizione a cui in pochi sono disposti a rinunciare. Perché lo si è sempre fatto. E perché la gita di Ferragosto, simulazione in versione short di una vera vacanza, è ormai un’inviolabile diritto civile: la liturgia del pic-nic, la grigliata con gli amici, la ricerca di un “altrove” che si chiama locanda, ristorante o agriturismo. Dove? Dove è possibile. Anche in città? Certo, benché la ricerca di un buon indirizzo dove mettere le gambe sotto il tavolo non sia poi così facile. E allora, via a qualche dritta, anche senza infilarsi nelle food street tipo Brera e Navigli perennemente colonizzate dai turisti. Una delle mete forse più suggestive ed emozionali è e resta Cascina Cuccagna, pezzo di autentica campagna miracolosamente conservato tra Porta Romana e Piazzale Lodi, con il ristorante “Un Posto a Milano” che per il pranzo del 15 agosto propone un menù a 50 euro (prenotazione: 02.5457785) che si di rivela un vero viaggio tra burratine, affettati Dop, ravioli ripieni di ortiche, asado di maiale marinato con le spezie e anguria finale. Sempre in città, non mancherà all’appuntamento con il Ferragosto l’elegante “13 Giugno” di Saverio ed Edoardo Dolcimascolo, in via Goldoni 44 (55-65 euro; tel. 02.719654), cucina fortemente siciliana celebrata con le busiate al ragù dI tonno, il cous cous di pesce alla trapanese e un memorabile fritto misto di paranza. Ma insomma, il rito della gita ferragostana si sublima fuori dalle mura fisiche e mentali della metropoli. A San Giuliano Milanese c’è l’Antica Osteria La Rampina (02.9833273) che per il 15 agosto propone un menù di pesce a 90 euro. In alta Brianza, alla “Piazzetta” di Montevecchia, per un prezzo ragionevole (sui 35-40 euro), paste fatte in casa e ottimi secondi dove compare spesso la famosa formagella locale. Sempre in Brianza, ma in quella monzese, merita la sosta l’Osteria della Buona Condotta di Ornago (039.6919056) che per Ferragosto prevede un menù della tradizione a 55 euro. Le sorprese? Nella Bassa, ricca di locande dove la cucina è solida e il conto in genere non è esagerato. Tra i locali aperti e da provare, l’Isola Caprera a Lodi (40-45 euro; 0371.421316), ristorante pronto a sedurre gli ospiti con le tagliatelle al ragu bianco di vitello, lo spiedino di mazzancolli e la tagliata di fine marinatura. E poco lontano, a Crema, i gourmet possono consolarsi alla Festa di piazza Moro dedicata ai deliziosi tortelli locali con ripieno di amaretti. Decisamente più a sud, in Oltrepò Pavese, il “Selvatico” di Rivanazzano (0383.944720) ripaga del viaggio grazie ai piatti golosi della signora Piera e della figlia Michela. A pochi chilometri, sul Monte Chiappo, alta Valle Staffora, la Lombardia che s’incunea tra Piemonte ed Emilia, arriva quasi a toccare la Liguria. Nelle giornate limpide si scorge addirittura il mare di Genova. E la gita del 15 agosto si rivela per quello che è: la famosa “compensazione ferragostana”.