Milano – "Un ragazzo con la testa sulle spalle, molto dolce e mite. Sono distrutta". Valentina conosceva Francesco Squarcia fin da quando era un bambino. È il ventenne che ha perso la vita sabato notte dopo essere scivolato con la moto in via dei Rospigliosi, a due passi dallo stadio San Siro. E non è purtroppo l’ultima vittima della strada, perché ieri notte è deceduto un altro centauro di 18 anni che sabato sera ha tamponato un’auto in via Corelli finendo a terra sulla corsia opposta dove è stato falciato da un’altra macchina di passaggio. Il suo cuore ha smesso di battere al San Raffaele prima dell’alba di ieri, facendo salire a 7 il tragico bilancio dei morti sulle strade di Milano dall’inizio dell’anno. In media, più di una vita spezzata al mese. Le ultime due nell’arco di 24 ore.
Stando ai primi rilievi, Francesco Squarcia ha perso il controllo della sua Honda Sh, che guidava con il foglio rosa, alle 2.30 di sabato. Ha urtato con la ruota anteriore il cordolo dell’isola spartitraffico della sede tranviaria di via dei Rospigliosi in direzione piazza Esquilino, quindi il veicolo si è sbilanciato e lui ha battuto la testa contro la balaustra vicino al passaggio pedonale perdendo il casco. La moto ha terminato la sua corsa impazzita dopo un centinaio di metri. Immediati i soccorsi ma il giovane è morto meno di un’ora dopo all’ospedale San Carlo. Aveva compiuto gli anni il 29 gennaio e abitava tra il Monumentale e corso Sempione.
"Un ragazzo d’oro", lo descrive chi lo conosceva. "Lavorava nel settore alberghiero" e sulla sua pagina Facebook scriveva di aver frequentato la scuola superiore Severi-Correnti. Tra le passioni: l’Inter.
Prima dell’alba si è arreso anche il diciottenne ferito sabato in una tragica carambola in via Corelli, periferia est. L’incidente è avvenuto alle 18.40 vicino all’incrocio con via Taverna. In base a quanto riscontrato dalla polizia locale, la moto stava percorrendo via Corelli in direzione centro dietro un’auto. Vicino a un attraversamento pedonale, la macchina ha frenato per far attraversare una persona e la moto le è finita contro, urtando nella parte posteriore sinistra. Il centauro è stato sbalzato a terra finendo nella corsia di marcia opposta, dove è stato investito. Le condizioni del giovane sono apparse subito disperate: portato in elisoccorso al San Raffaele, è morto poche ore dopo l’arrivo nel centro clinico di via Olgettina.
La scia di sangue sulle strade si allunga. Il 18 aprile è deceduta Giovanna Maria Bocca, di 77 anni, automobilista finita contro un’altra auto in viale De Gasperi. Il 5 aprile Gian Carlo Pettenati, pedone di 82 anni,è stato investito da un motociclista in via Aldo Moro, a Bruzzano. Il 7 marzo è toccato al quarantottenne Alessandro Brunello, maestro di pesistica e coach in palestra, falciato da un furgone tra via Gioia e viale della Liberazione mentre era in sella al suo scooter. Ancora: il 13 febbraio, un ottantaduenne è stato travolto da un Suv mentre stava percorrendo via Bagarotti, zona Baggio, su un triciclo a trazione elettrica. E nella notte tra il 10 e l’11 gennaio, il ciclista trentasettenne Ivano Calzighetti è stato investito e ucciso in viale Umbria.