ANNAMARIA LAZZARI
Cronaca

Caldo estremo a Milano, la mappa delle isole di calore: ecco i quartieri più roventi

Densità di edifici e scarsità di verde generano isole di calore. Possibili rovesci nel weekend secondo la meteorologa di Omd. Nei primi 11 giorni la temperatura media è stata di 29 gradi tre in più del valore registrato nel periodo fra il 1991 e il 2020

I quartieri con più verde sono più freschi rispetto alle zone soffocate da costruzioni, cemento e asfalto

I quartieri con più verde sono più freschi rispetto alle zone soffocate da costruzioni, cemento e asfalto

Quando il cielo sembra una gigantesca lampada a infrarossi. Lunedì alla stazione di Milano Centro è stata registrata alle 16.40 una temperatura massima di 37,5 gradi. Ma la morsa del caldo non è uguale: i quartieri con più verde sono più freschi rispetto alle zone soffocate da costruzioni, cemento e asfalto. L’esperienza empirica è suffragata dai dati raccolti dalla Fondazione Omd Osservatorio Meteorologico Milano Duomo in nove stazioni della città. Le centraline confermano l’esistenza delle isole di calore urbane.

La mappa delle isole di calore
La mappa delle isole di calore

“Si tratta di un fenomeno tipico delle grandi città che determina un microclima più caldo nelle zone fortemente urbanizzate, con un’alta percentuale di edificato e scarsa vegetazione. L’alta densità di edifici e le aree cementificate nelle ore diurne assorbono e trattengono calore che viene rilasciato più lentamente dopo il tramonto: per questo motivo questi quartieri tendono a restare caldi anche nelle ore notturne, con una temperatura più alta rispetto ai luoghi dove predominano terra e alberi che tendono a rinfrescarsi, venendo il calore rilasciato più velocemente” spiega Samantha Pilati, meteorologa della Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo Ets.

Secondo le rilevazioni delle centraline alla sette di ieri mattina zona Bocconi, massicciamente edificata, è la più bollente della città (con temperatura di 27,8 gradi) mentre i quartieri più freschi sono Forze Armate e San Siro, 26,3 gradi, “non a caso decisamente più verdi” fa notare la meteorologa. A Bovisa il valore è 26,4 gradi, a Bicocca 26,5 gradi, a Milano Sud 26,7. Città Studi viaggia a 27 gradi; Sarpi (27,1 e soprattutto Milano Centro (27,7) superano i 27 gradi. “La differenza di un grado e mezzo fra il valore più alto e più basso è minima a causa dell’ondata di calore in corso, provocata dall’anticiclone africano, che tende a far salire le temperature anche nelle zone tendenzialmente più miti. In situazioni di forte isola di calore, fra una parte e l’altra della città ci possono essere differenze anche di dieci gradi”.

Se si prendono in considerazione le rilevazioni effettuate nella mezzanotte fra l’11 e il 12 agosto è Sarpi ai 12 rintocchi la zona più rovente (30,4 gradi) e a seguire, a brevissima distanza, Bocconi e Centro (30,2). Poco meno, a 29,9 gradi, la temperatura registrata a Bovisa, Bicocca e San Siro. Città Studi si ferma a 29,7. Forze Armate, con Milano Sud, si conferma ancora una volta un’oasi di fresco, con 29,6 gradi.

La temperatura media dei primi 11 giorni di questo mese registrata nella centralina di Milano Centro è stata di 29 gradi, “un dato abbastanza preoccupante” la glossa dell’esperta, perché è tre gradi sopra la media del trentennio di riferimento per il clima attuale (il 1991-2020, con 26 gradi) e addirittura quattro gradi e mezzo superiore la media nell’arco fra 1961 e 1990 (24,5 gradi), considerato periodo di riferimento per gli studi sul cambiamento climatico. “Il record termico a Milano però si è registrato l’11 agosto del 2003, con 39,8 gradi e non è mai stato superato” ricorda la meteorologa.

Il caldo asfissiante delle ultime settimane è causato “dal susseguirsi di ondate di calore che dura dalla metà di luglio — salvo qualche sporadica giornata di abbassamento dei gradi — con notti tropicali e valori di temperature massime quasi sempre superiori a 33 gradi”. Cosa ci dovremo aspettare nei prossimi giorni? “Fino almeno al giorno di Ferragosto avremo giornate soleggiate e temperature sopra le medie, con un alto livello di umidità. Verso il fine settimana è possibile il sopraggiungere di aria più fresca che potrà comportare la formazione di rovesci e temporali”, con conseguente calo della colonnina di mercurio. L’estate però non finirà. “Semplicemente le temperature si riporteranno sui valori tipici del periodo” conclude Pilati.