
Una delle immagini del calendario
Cologno Monzese (Milano), 3 gennaio 2022 - Ci sono le visite dei familiari a Cologno, che restano in giardino, separati dal vetro di una finestra come quella dipinta da Harold Knight. I balli, durante una festa di compleanno nel salone della Rsa di Cormano, che rimandano a quello ritratto da Renoir e ambientato a Bougival nel 1883. I rami di mandorle fioriti di Van Gogh che sbocciano sulle teste e sulle mani degli ospiti della casa di riposo della casa famiglia sempre a Cormano. Gli incontri con gli amici a quattro zampe che ricordano l’autoritratto con cane di Ligabue, anche nell’uso della sciarpa rossa al collo.
E, ancora, le immancabili rose rosse portate sui capelli da Frida Kahlo che diventano un momento per celebrare la bellezza e la gioia durante i pomeriggi del laboratorio artistico. Residenti ed operatori hanno deciso di raccontare la vita reale nella casa di riposo, accostandola a opere d’arte di autori famosi per il calendario 2022. L’iniziativa è del Gruppo Sodalitas – Fondazione Mantovani, che ha coinvolto le strutture di Cologno Monzese, Cormano, Busnago, Bussero Olgiate Molgora.
"Straordinari momenti di vita ordinaria: la vita non si è mai fermata in Rsa, anche ai tempi del Covid", il messaggio di questo calendario che racconta momenti intimi, trascorsi dagli anziani nei mesi più duri della pandemia. “Anche in un periodo drammatico come quello che abbiamo attraversato e che tutt’ora porta con sé timori e preoccupazioni il nostro obiettivo è stato quello di portare avanti l’essenza del nostro lavoro: la bellezza non ha età e merita di essere vissuta appieno, in qualsiasi condizione - commenta la responsabile dell’equipe animativa Marinella Restelli -. Questo è il senso del progetto”.
Ciascuna delle Case Famiglia si è messa al lavoro per raccontare, attraverso una serie di fotografie artistiche, quanto vissuto all’interno delle strutture in piena pandemia, accostandole ad opere di grandi artisti internazionali della storia dell’arte: una normalità fatta di appuntamenti, tradizioni, formazione, giochi, allegria che ha reso piena la quotidianità, seppur in un’obbligata lontananza dai propri affetti. “Abbiamo fatto dialogare arte e quotidianità, grazie al protagonismo dei nostri residenti e all’entusiasmo dei nostri coordinatori e animatrici. Dove non arrivano le parole, sono l’arte e la bellezza che riescono ad esprimere i sentimenti e le speranze più profonde del cuore che hanno guidato gli scorsi mesi, così difficili”. Nelle scorse edizioni si era lavorato per reinterpretare, sempre con la partecipazione degli anziani, le pubblicità dei grandi marchi di moda e di altre opere d’arte famose nel mondo.