MONICA GUERCI
Cronaca

Call center, trasloco a Vimodrone Trecento addetti col fiato sospeso

Arese, la Csc lascia l’area Alfa Romeo. I timori delle lavoratrici: "Impensabile viaggiare ogni giorno"

di Monica Guerci

Un fine anno amaro per i 300 lavoratori Csc Customer Service Centre ad Arese, il call center che fornisce assistenza ai clienti del gruppo Fca e Fiat Italy, per la maggioranza donne. Preoccupa l’imminente trasloco in una sede lontana dal palazzo degli uffici dell’Alfa Romeo di Arese (venduto da Fca all’imprenditore Marco Brunelli del gruppo Finiper), così come la cessione in corso, si dice del 51%, delle quote societarie da parte di Fca a Assist Digital. "Quando le distanze tra casa e lavoro si allungano per una donna con figli fare avanti e indietro tutti i giorni è molto difficile", dice una delle lavoratrici. La sua voce è il malessere di tutte. La joint venture comporterà il trasferimento da Arese a Vimodrone per buona parte dei lavoratori. "Timori? Tanti, a cominciare dallo smart working: lo assicurano per tutto il 2021, ma in che percentuale? Non ci sono certezze su ticket, mensa, indennizzi. Scadrà il contratto nel 2022 e dopo? Con queste prospettive è come se ci lasciassero a piedi dopo anni di lavoro e sacrifici. Di fatto questo cambiamento comporterà una scrematura naturale dei posti di lavoro e nessuno si sarà sporcato le mani per farlo", dice l’interessata.

E aggiunge: "Vorremmo sentir parlare di flessibilità dell’orario di lavoro in entrata e uscita e garanzie per un rinnovo del contratto che offra anche prospettive di carriera e nessun taglio ai risultati ottenuti". L’ultima assemblea dell’anno ha lasciato molti interrogativi aperti. "Abbiamo raccolto le preoccupazioni dei lavoratori, per molti andare dall’altra parte di Milano significherebbe percorre 60 chilometri e più al giorno a fronte di una retribuzione che non supera i 1.000 euro", spiega Marco Giglio, coordinatore provinciale della Fim Cisl di Milano per il gruppo Fca Cnh. Fra i 300 ci sono 50 dipendenti di Fca Italy che resteranno ad Arese, al Centro direzionale nel complesso del Museo Storico dell’Alfa: "Un palazzo riqualificato che potrebbe accoglierci tutti, invece sarà per pochi".